Mitsubishi L200: la prova su strada

Redazione
18 Marzo 2020
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Abbiamo guidato il pick-up della Casa giapponese dal nuovo look più accattivante e attrezzato per affrontare qualsiasi terreno

Popolarissimi in America, i pick-up si stanno facendo apprezzare, e non poco, anche nel Vecchio Continente, soprattutto da chi cerca un’auto a ruote alte che sia capace di andare praticamente ovunque e che abbia tanto spazio per caricare gli strumenti di lavoro. La Mitsubishi L200 è una delle rappresentanti più illustri di questo segmento e adesso ha un look più audace che ne incrementa la personalità.

Esterni: un frontale di grande carattere

Lo stile di un pick-up non può prescindere dalla sua destinazione d’uso, per cui è chiaro che oltre alla zona della cabina ci sia inevitabilmente un grande cassone. Quindi, gli uomini Mitsubishi sono intervenuti principalmente sul frontale per questa nuova generazione riprendendo i canoni stilistici delle ultime creazioni della Casa giapponese. Infatti, troviamo una grande presa d’aria ed una calandra divisa in due parti con quella inferiore in cui troviamo la scritta Mitsubishi e quella superiore cromata che si prolunga fino ai gruppi ottici sottili, al centro campeggia il logo del Brand dalle dimensioni importanti. I passaruota sembrano abbracciare la zona dei fendinebbia, mentre il cofano è alto. La fiancata mette in evidenza la doppia cabina ed un cassone che fa arrivare la lunghezza a ben 5,30 metri, anche se stiamo parlando di uno dei mezzi delle dimensioni più contenute nella categoria. Completano il quadro gli ampi passaruota con le grandi ruote che non temono nemmeno il fuoristrada più duro.

Interni: comoda e concreta

Di solito a questo punto delle nostre prove su strada parliamo anche del bagagliaio, con la Mitsubishi L200 invece, che ha un cassone lungo 1.520 mm, largo 1.470 mm, e separato dall’abitacolo, possiamo descrivere più che altro la capacità di carico che ha una portata di 1005 kg. Volendo, si può rinunciare ai posti posteriori per avere un cassone più lungo, ma in questa configurazione si può viaggiare anche in 4 e questo ne fa un’auto da sfruttare a 360°. L’interno non è stato cambiato in maniera importante come la linea, per cui troviamo una zona strumentazione piuttosto convenzionale con due strumenti circolari separati da uno schermo in cui visualizzare le informazioni del computer di bordo, un display centrale ben visibile e posizionato in alto per l’infotainment, circondato dalle bocchette d’areazione del climatizzatore che si comanda con i pulsanti sottostanti. Non mancano i vani in cui riporre gli oggetti durante i viaggi, mentre i sedili presentano una conformazione convicente. Nel complesso è un ambiente in cui i materiali e gli accoppiamenti sono pensati per durare nel tempo.

Al volante: non teme nessun terreno

Il 2.2 turbodiesel della L200 spinge bene, perché anche se sviluppa una potenza tutto sommato contenuta, ovvero 150 CV, vanta comunque una coppia generosa di 400 Nm che sono ben gestiti dal cambio automatico a 6 marce con convertitore. Normalmente i newtonmetri vengono erogati sull’asse posteriore, ma nel caso in cui si abbandona l’asfalto si può adattare l’auto alla superficie selezionando la giusta modalità di guida: in questo modo la vettura può disimpegnarsi al meglio su sterrato, fango, neve, e sabbia. Chiaramente, tutto ciò che la rende inarrestabile in fuoristrada, vale a dire il telaio a longheroni e traverse, le balestre al posteriore con sospensioni a ponte rigido, e le molle elicoidali anteriori non consentono di avere il comfort e la dinamica di marcia di una vettura convenzionale, anche se è apprezzabile il lavoro svolto dall’assetto per scongiurare i fastidiosi saltellamenti del cassone quando si viaggia privi di carico. Non mancano gli ADAS come il sistema che rileva la presenza di veicoli nell’angolo cieco dei retrovisori, quello che avvisa del superamento di carreggiata, e quello che avverte del pericolo di una collisione imminente frenando l’auto in manovra. Nei parcheggi vengono in soccorso le varie telecamere, con quella frontale pratica anche in off-road. Considerando le dimensioni, la trazione integrale, ed il peso, il consumo di circa 12 km/l di media non è affatto male.

Prezzo 34.000 euro Iva esclusa

La variante Diamond della nostra prova, equipaggiata di tutto punto, ha un costo di 34.000 euro iva esclusa, e presenta una serie di accessori che consentono di utilizzarla al meglio anche nella vita quotidiana.

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