Tesla Semi pronto al debutto in Europa: produzione su larga scala nel 2025
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Tesla ha accelerato i preparativi per il debutto del suo Tesla Semi nel competitivo mercato europeo dei veicoli commerciali pesanti. Presentato inizialmente nel 2017, questo camion elettrico rappresenta un passo ambizioso verso una mobilità sostenibile, ma il suo percorso è stato segnato da ritardi significativi. La produzione su larga scala è ora pianificata per il 2025, con un obiettivo di 50.000 unità annuali entro il 2026.
Un segnale importante della determinazione di Tesla è l’assunzione di Usuf Schermo come responsabile dello sviluppo commerciale per l’area EMEA. Con una solida esperienza in aziende come Volta Trucks e EVUM aCar, Schermo sarà cruciale per l’espansione nel mercato europeo, dove la competizione è dominata da giganti come Volvo, Mercedes-Benz e MAN. In particolare, Volvo ha già messo in circolazione oltre 3.000 camion elettrici, tra cui il popolare Volvo FH Electric, un modello che rappresenta una sfida diretta al Semi.
Tesla ha anche deciso di potenziare la capacità produttiva negli Stati Uniti, ampliando la Gigafactory in Nevada con un nuovo stabilimento dedicato esclusivamente alla produzione del Semi. Questo approccio strategico sottolinea l’impegno dell’azienda a risolvere i problemi di produzione e a soddisfare la domanda futura. Tuttavia, l’entrata nel mercato europeo non sarà priva di ostacoli. Oltre a dover competere con aziende consolidate, Tesla dovrà affrontare il complesso processo di omologazione per gli standard europei, che non sarà completato prima del 2026.
Tesla Semi avrà successo?
Un altro elemento strategico è rappresentato dalla Gigafactory Berlino, che potrebbe giocare un ruolo fondamentale nel rafforzare la presenza di Tesla in Europa. Attualmente concentrata sulla produzione del Model Y, questa fabbrica potrebbe diversificare le sue attività per includere anche il Semi, accelerando così il processo di integrazione nel mercato locale.
Tesla punta a distinguersi grazie all’autonomia superiore del Semi, una caratteristica che potrebbe attirare gli operatori logistici alla ricerca di soluzioni più efficienti e sostenibili. Tuttavia, il prezzo, che potrebbe essere più alto rispetto alle stime iniziali, rappresenta una sfida non trascurabile. L’azienda dovrà anche lavorare intensamente per costruire una rete di assistenza e supporto tecnico adeguata alle esigenze dei clienti europei.
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