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Roadster 2.0: la sfida definitiva di Tesla al mondo delle supercar di lusso

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 28 lug 2025
Roadster 2.0: la sfida definitiva di Tesla al mondo delle supercar di lusso
Tesla Roadster 2.0 tra ritardi, promesse tecnologiche e sfide nel mercato delle supercar elettriche. Tutte le novità e i dubbi sul futuro della sportiva.

Dopo anni di attesa e indiscrezioni, la leggenda sta per tornare: Tesla si prepara a svelare il tanto discusso Roadster 2.0, una vera e propria rivoluzione nel panorama delle auto sportive elettriche. L’annuncio non arriva come un fulmine a ciel sereno, ma è il frutto di un percorso fatto di promesse, smentite e continui rilanci. E ora, tra conferme ufficiali e suggestioni futuristiche, la nuova supercar di Palo Alto sembra pronta a prendersi la scena e, forse, a riscrivere le regole del gioco.

Nel corso dell’evento X Takeover in California, Lars Moravy, vicepresidente dell’ingegneria veicoli di Tesla, ha riacceso l’entusiasmo attorno a questo progetto. E lo ha fatto con la consueta dose di carica visionaria, quella che da sempre caratterizza la comunicazione della casa californiana. “Sarà l’ultima vera auto da guidatore”, ha dichiarato, alludendo al fatto che in un futuro dominato dalla guida autonoma il piacere di guidare rischia di diventare un lusso per pochi. Una prospettiva che, per gli appassionati, suona quasi come una chiamata alle armi: affrettatevi, perché le emozioni di una volta stanno per diventare merce rara.

Ma cosa rende davvero speciale questo Roadster 2.0? Anzitutto, le prestazioni Tesla annunciate sono di quelle che fanno tremare i polsi anche ai più scettici: accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 1,9 secondi, velocità massima superiore ai 400 km/h e un’autonomia che sfiora i 1.000 km. Numeri che, se confermati, ridefiniscono il concetto stesso di supercar elettriche e pongono l’asticella ancora più in alto. Il tutto racchiuso in una coupé a quattro posti dal design affilato, tetto in vetro rimovibile e trazione integrale.

Ma non è tutto: Elon Musk ha promesso, attraverso la piattaforma X, una “demo epica entro fine anno”, lasciando intendere che la presentazione definitiva sarà qualcosa di mai visto prima. Le innovazioni tecnologiche, stando alle parole di Moravy, non si limiteranno alle prestazioni: il nuovo Roadster porterà in dote soluzioni che vanno “oltre la semplice auto”, aprendo la strada a una nuova era per le vetture ad alte prestazioni.

Tra le novità più chiacchierate, spicca senza dubbio l’opzione SpaceX: un pacchetto che, secondo quanto trapelato, dovrebbe dotare la vettura di piccoli razzi in grado di offrire una spinta supplementare. Si parla addirittura di capacità di “volo”, una suggestione che divide gli osservatori tra chi la considera una trovata pubblicitaria e chi, conoscendo la storia di Tesla, sa che le idee più audaci spesso diventano realtà. In ogni caso, è difficile restare indifferenti di fronte a un’auto che promette di spingersi dove nessuna sportiva elettrica è mai arrivata prima.

Sul fronte commerciale, però, le sfide non mancano. Il mercato auto di lusso è notoriamente complesso, soprattutto quando si parla di supercar a zero emissioni. Gli appassionati di vetture esclusive, infatti, restano spesso legati al fascino dei motori a combustione, al suono, alle vibrazioni e a quel feeling meccanico che, almeno per ora, l’elettrico fatica a replicare. Eppure, il Roadster 2.0 potrebbe rappresentare proprio la risposta a queste resistenze, offrendo prestazioni estreme senza rinunciare al piacere della guida.

Un elemento di forte discussione riguarda la strategia aziendale di Tesla. Mentre le vendite globali mostrano qualche segnale di rallentamento, la scelta di puntare su un prodotto d’élite invece che su modelli più accessibili potrebbe sembrare azzardata. Ma la storia del marchio insegna che spesso sono proprio le sfide più ambiziose a fare la differenza. E, in questo caso, la scommessa è chiara: ridefinire l’identità stessa delle supercar elettriche e consolidare la leadership nel segmento delle auto sportive di nuova generazione.

Le prenotazioni sono già aperte sul sito ufficiale, con un acconto iniziale di 5.000 dollari e un secondo pagamento di 45.000 dollari per garantirsi uno slot di produzione. Una cifra importante, certo, ma in linea con le aspettative di chi cerca un’esperienza esclusiva e irripetibile. E, se le promesse verranno mantenute, il nuovo Roadster 2.0 potrebbe davvero segnare una svolta epocale nel mondo delle auto sportive elettriche.

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