La strategia Tesla riparte da Shanghai: ecco la Model Y da 821 km
Nel panorama automobilistico cinese, Tesla torna a far parlare di sé con una mossa che profuma di strategia e reazione: la presentazione della nuova Model Y Long Range RWD promette di riscrivere gli equilibri in un mercato sempre più affollato e competitivo. Un annuncio che non passa inosservato, soprattutto quando si mette sul piatto una autonomia dichiarata di 821 km secondo il ciclo CLTC, una batteria generosa da 78.4 kWh fornita da LG Energy Solution e un prezzo di lancio fissato a RMB 288500. Numeri che, al di là della freddezza delle cifre, raccontano la storia di una corsa contro il tempo, con la casa di Elon Musk chiamata a recuperare terreno su concorrenti agguerriti come Xpeng G6 e a consolidare la propria presenza nello stabilimento di Shanghai.
Chi conosce la strategia di Tesla sa che la casa americana non si limita mai a un semplice aggiornamento di listino: ogni nuova versione porta con sé un messaggio, spesso rivolto tanto ai clienti quanto ai competitor. La Model Y Long Range RWD si inserisce esattamente in questa logica, collocandosi a metà strada tra la versione entry-level RWD (proposta a 263.500 yuan, con 593 km di autonomia CLTC) e la Long Range AWD (313.500 yuan, 750 km CLTC). Ma il vero punto di forza è proprio l’autonomia di 821 km, un valore che strizza l’occhio a chi percorre lunghe distanze e desidera una mobilità elettrica senza ansie da ricarica. Va detto, però, che il ciclo CLTC è noto per la sua generosità rispetto agli standard europei (WLTP) e americani (EPA): nella realtà, lo stile di guida, le condizioni climatiche e il traffico cinese potrebbero restituire dati ben diversi.
Sotto il cofano, la Model Y Long Range RWD adotta un motore posteriore singolo da 225 kW, capace di spingere la vettura da 0 a 100 km/h in appena 5,6 secondi. La batteria da 78.4 kWh, fornita da LG Energy Solution, rappresenta il cuore pulsante di questa versione: una soluzione che promette non solo efficienza ma anche una maggiore sostenibilità dei costi rispetto alle configurazioni a doppio motore. L’esperienza di bordo non viene trascurata: un display frontale da 15,4 pollici e un touchscreen posteriore da 8 pollici, entrambi con connettività Bluetooth, assicurano comfort e intrattenimento, oltre al controllo di climatizzazione e sedili riscaldati. Le dimensioni – 4.797 mm di lunghezza, 1.920 mm di larghezza e 1.624 mm di altezza, con un passo di 2.890 mm – confermano la vocazione della Model Y come crossover adatto sia alla città che ai lunghi viaggi.
Il prezzo di RMB 288500 non è solo una cifra: è una dichiarazione d’intenti. In un mercato dove il prezzo fa la differenza, la scelta di posizionarsi tra la versione base e quella top di gamma consente a Tesla di attrarre una clientela attenta sia alle prestazioni che al portafoglio. E la risposta del mercato non si è fatta attendere: le ordinazioni del primo giorno hanno raggiunto volumi pari a tre settimane di produzione dello stabilimento di Shanghai, con quasi 400 unità vendute solo nella capitale Pechino e tempi di consegna che si sono allungati da 2-4 a 4-6 settimane. Un segnale chiaro che, almeno nel breve termine, la strategia sembra funzionare.
Ma la partita si gioca su più fronti. La concorrenza locale, con in testa la Xpeng G6, non sta a guardare: con una autonomia dichiarata di 755 km CLTC e un prezzo d’attacco di soli 234.900 yuan, il SUV cinese si propone come alternativa concreta per chi cerca un buon compromesso tra prezzo e prestazioni. Il rischio per Tesla è quello di vedere una parte della domanda migrare verso proposte più economiche, soprattutto in un segmento mainstream dove il rapporto qualità-prezzo è decisivo. Inoltre, il calo delle vendite di ottobre – scese a 26.006 unità, il minimo da novembre 2022, con una contrazione del 35,76% anno su anno e una quota di mercato NEV al 2,03% – rappresenta un campanello d’allarme che non può essere ignorato.
Se vuoi aggiornamenti su Auto elettriche inserisci la tua email nel box qui sotto:
Ti potrebbe interessare