Tensei: la supercar analogica ispirata alla NSX del 1990
Quando la nostalgia incontra l’innovazione, quando il passato e il presente decidono di danzare insieme, accade qualcosa di straordinario. Accade la Tensei, una supercar che rappresenta molto più di un semplice oggetto di desiderio automobilistico. È una dichiarazione di intenti, un manifesto di resistenza consapevole contro le correnti dominanti dell’industria. Svelata lo scorso novembre al Fuji Raceway, questa creatura nata dalla collaborazione tra JAS Motorsport e Pininfarina incarna una filosofia che pochi, al giorno d’oggi, hanno il coraggio di abbracciare completamente: la celebrazione della guida analogica, pura, senza compromessi con le mode del momento.
Una scocca in fibra di carbonio che sostituisce l’alluminio dell’originale, un V6 aspirato che rinuncia ai turbo e ai sistemi ibridi, un cambio manuale a sei marce che rimette il pilota al centro dell’esperienza, e una trazione posteriore che non scende a compromessi: questi sono gli elementi fondamentali che definiscono questa vettura straordinaria. Non si tratta di semplici scelte tecniche, bensì di una vera e propria filosofia costruttiva che privilegia il feeling rispetto alle mere cifre sui cronometri. È una reinterpretazione moderna della leggendaria NSX del 1990, quella macchina che segnò un’epoca e che continua a vivere nell’immaginario collettivo degli appassionati.
L’intervento stilistico di Pininfarina merita una considerazione particolare. I designer hanno saputo navigare con eleganza il sottile equilibrio tra tradizione e contemporaneità. Le iconiche linee della NSX rimangono riconoscibili, le proporzioni mantengono quella armonia che tanto caratterizzava l’originale, ma i dettagli parlano di oggi: i fari a scomparsa rivisitati con sensibilità moderna, le luci a LED che ridefiniranno la firma luminosa, le prese d’aria scolpite che non sono semplici ornamenti ma raccontano di una ricerca aerodinamica seria. È design che sussurra piuttosto che gridare.
JAS Motorsport, realtà con radici profonde nel motorsport sin dal 1995 e partner ufficiale Honda dal 1998, porta alla Tensei un bagaglio di competenze ingegneristiche che non è dato trovare facilmente. Le competizioni nel WTCC e nel TCR hanno temprato questi ingegneri, hanno insegnato loro come estrarre il massimo dalle macchine, come fare scelte costruttive che hanno un significato reale sulla pista prima ancora che sulla strada. Questo know-how non è decorativo: è il fondamento tecnico su cui poggia l’intera architettura della vettura.
Eppure, proprio qui risiede la complessità di questo progetto ambizioso. La produzione limitata che garantisce esclusività pone interrogativi che non possiamo ignorare. Il mercato automobilistico corre verso l’elettrificazione, verso l’iperconnessione, verso un futuro che sembra già scritto. La Tensei, invece, si rivolge a una nicchia specifica: il collezionista consapevole, il purista della guida tradizionale, colui che comprende il valore di ciò che sta scomparendo. È una scelta coraggiosa, certo, ma anche rischiosa dal punto di vista della sostenibilità commerciale a lungo termine.
Ti potrebbe interessare