Quel tasto “Hold” che semplifica la guida (anche se non tutti lo sanno)
C’è un pulsante, spesso piccolo e un po’ defilato vicino al cambio o al freno di stazionamento, che molti automobilisti guardano con diffidenza. Si chiama “Hold” o “Auto Hold” e, una volta capito come funziona, diventa uno di quegli aiuti silenziosi a cui è difficile rinunciare.
Il tasto Hold è una funzione elettronica legata all’impianto frenante. In pratica mantiene l’auto completamente ferma dopo che ci si è arrestati, senza bisogno di tenere il piede sul freno. Non è il freno a mano tradizionale, ma lavora insieme al freno di stazionamento elettrico e ai sensori dell’auto. L’effetto è immediato e rassicurante, soprattutto quando ci si ferma su una leggera pendenza o nel traffico cittadino.
Come funziona l’Hold nella guida di tutti i giorni
Una volta attivato il sistema, il suo funzionamento è del tutto automatico. Ci si ferma a un semaforo o in coda, si preme il pedale del freno come si è sempre fatto e una spia sul cruscotto segnala che la funzione è attiva. A quel punto si può togliere il piede dal freno e l’auto resta immobile. Quando arriva il momento di ripartire, basta premere l’acceleratore e il sistema si disinserisce da solo, in modo fluido e quasi impercettibile.
Nella vita quotidiana il vantaggio principale è il comfort. In città, tra arresti continui e ripartenze, la guida diventa meno stancante e più rilassata. In salita elimina il timore di arretrare anche di pochi centimetri, mentre nel traffico intenso riduce la tensione e la fatica, soprattutto sulle auto con cambio automatico. C’è poi un aspetto legato alla sicurezza: l’auto resta ferma in modo stabile, evitando movimenti involontari che possono sorprendere chi guida o chi segue.
Perché spesso viene frainteso
Il tasto Hold viene spesso confuso con altri sistemi presenti sulle auto moderne. Lo Start&Stop interviene sul motore spegnendolo quando l’auto è ferma, il freno a mano elettrico serve per bloccare il veicolo durante il parcheggio, mentre l’Hold lavora solo nelle soste temporanee, come ai semafori o in coda. Possono convivere e collaborare, ma hanno ruoli diversi e ben distinti.
Molti automobilisti non usano questa funzione semplicemente perché non la conoscono o perché non si fidano delle sensazioni elettroniche. Qualcuno teme una ripartenza brusca o artificiale, ma sulle vetture più recenti il passaggio da fermo a movimento è studiato per essere progressivo e naturale. Spesso è solo questione di abitudine: dopo qualche giorno di utilizzo, il gesto di attivare l’Hold diventa automatico e la sua assenza, su un’auto che non lo ha, si fa improvvisamente notare.
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