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Mercato auto USA: a novembre crollo EV Ford dopo fine incentivi

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 3 dic 2025
Mercato auto USA: a novembre crollo EV Ford dopo fine incentivi
A novembre 2025 Ford registra un calo dell'1% nelle vendite USA per il crollo delle EV dopo la fine del credito fiscale da 7.500$.

Novembre 2025 rappresenta un momento cruciale nel settore automobilistico americano, uno di quei snodi storici dove le scelte politiche si trasformano immediatamente in numeri di mercato. L’eliminazione del credito fiscale 7500 dollari voluta dall’amministrazione Trump ha innescato una reazione a catena che merita di essere analizzata con attenzione, perché ci dice molto più di quanto possa sembrare a prima vista sul rapporto tra incentivi pubblici e comportamenti dei consumatori.

Partiamo dai numeri perché sono qui che risiede il vero racconto. Ford ha registrato un’implosione delle vendite EV che lascia pochi margini all’interpretazione: la Mustang Mach-E ha perso quasi il 50% delle immatricolazioni, il pickup F-150 Lightning è crollato oltre il 70%, mentre il furgone commerciale E-Transit ha subito un tracollo dell’80%. Sono cifre che non ammettono giri di parole: quando gli incentivi scompaiono, la domanda si volatilizza come rugiada al sole.

Ma quello che rende particolarmente interessante questa narrazione non è soltanto ciò che muore, bensì ciò che risorge. Le auto ibride hanno segnato un balzo del 13,6% raggiungendo 16.301 unità mensili, mentre la Mustang tradizionale ha quasi raddoppiato le consegne con 4.207 unità mensili, quasi equiparando il totale della gamma elettrica che si è fermata a 4.247 unità. C’è una simmetria quasi simbolica in questo dato: due prodotti che rappresentano due mondi, due epoche, due visioni della mobilità, improvvisamente nello stesso punto dello spazio.

Cosa ci racconta questo fenomeno? Innanzitutto, che il mercato è estremamente sensibile agli incentivi fiscali, più di quanto il narrativo dominante sui gusti dei consumatori vorrebbe farci credere. Quando il prezzo scende significativamente grazie a sussidi pubblici, la domanda di vendite EV si mantiene robusta. Quando quegli incentivi spariscono, il comportamento d’acquisto si rivela essere più pragmatico e razionale di una qualsiasi narrazione sulla sostenibilità potrebbe suggerire.

Ford ha consegnato complessivamente 164.925 veicoli a novembre, un calo lieve dello 0,9% rispetto a ottobre, ma questo numero aggregato mascherebbe la ricomposizione drammatica all’interno del portafoglio prodotti se non lo guardassimo con la giusta consapevolezza. Le ibride emergono come la soluzione di compromesso, quella zona grigia dove i consumatori trovano sia una certa pace della coscienza sia un rapporto prezzo-praticità che non li costringe a ripensare completamente le proprie abitudini.

Nel cumulato annuale, però, il quadro assume una tinta completamente differente. Ford ha venduto quasi 80.000 veicoli elettrici contro poco più di 40.000 Mustang tradizionali, un dato che suggerisce come il crollo di novembre rappresenti più un fenomeno episodico legato agli incentivi che un vero cambio strutturale di mercato. È come guardare un’onda anomala e scambiare il cambiamento della marea per la fine dell’oceano.

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