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Striscioni di protesta compaiono a Mirafiori: "Qui solo licenziamenti"

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 24 giu 2025
Striscioni di protesta compaiono a Mirafiori:
Torino al centro delle polemiche per la Fiat Grande Panda: sindacati e lavoratori in protesta contro Stellantis e la crisi di Mirafiori

Il recente evento “Torino is fantastic”, che avrebbe dovuto celebrare l’identità industriale della città, si è trasformato in un teatro di forti tensioni sociali. Durante la presentazione della Fiat Grande Panda, il nuovo modello destinato a ridefinire il segmento dei B-SUV con motorizzazioni ibride ed elettriche, la città ha assistito a una vibrante ondata di proteste sindacali. Il cuore della questione? La decisione di Stellantis di produrre la vettura in Serbia anziché nello storico stabilimento di Mirafiori, a Torino.

Le difficoltà della manifattura

Questa scelta, definita da molti come un duro colpo per l’economia locale, ha scatenato l’indignazione dei sindacati torinesi. Edi Lazzi della FIOM CGIL non ha esitato a definire l’evento come una mera “operazione propagandistica”. A testimonianza del malcontento, striscioni dai toni accesi sono comparsi in luoghi simbolici della città, con slogan come: “Elkann paga i festeggiamenti, ma a Mirafiori solo licenziamenti”.

Il contesto è già drammatico: negli ultimi anni, Torino ha visto scomparire oltre 5.000 posti di lavoro nel settore automobilistico, un comparto che un tempo era il fiore all’occhiello della città. Gli ulteriori 610 esuberi previsti per il futuro non fanno che acuire il senso di precarietà. In questo scenario, i rappresentanti sindacali avanzano proposte concrete: spostare la produzione della Fiat Tipo, attualmente prevista per il Brasile o il Marocco, a Mirafiori. Questa mossa potrebbe garantire una produzione annua di circa 350.000 veicoli, offrendo una boccata d’ossigeno all’occupazione locale.

La Grande Panda fa discutere

La nuova Fiat Grande Panda, che celebra i 45 anni di un modello iconico, si presenta come un’evoluzione significativa rispetto al passato. Con linee moderne e una gamma di motorizzazioni innovative, rappresenta un passo avanti nella strategia di elettrificazione del gruppo Stellantis. Tuttavia, il trasferimento della produzione all’estero mette in discussione il ruolo dell’Italia come hub industriale per l’automotive e il suo storico legame con Torino.

Nonostante il successo di pubblico dell’evento promozionale, una parte significativa della cittadinanza ha scelto di boicottarlo, esprimendo solidarietà ai lavoratori in difficoltà. Questo episodio sottolinea il crescente divario tra le strategie globali di Stellantis e le aspettative di una città che vede la propria identità industriale progressivamente erosa.

La tensione è palpabile e il dibattito sul futuro dell’industria automobilistica italiana si fa sempre più acceso. Torino, con il suo glorioso passato industriale, si trova ora a un bivio. Riuscirà a ritagliarsi un ruolo di primo piano nell’era dell’elettrificazione, o sarà costretta a cedere il passo ad altre realtà globali? Una cosa è certa: il destino di Mirafiori è diventato il simbolo della lotta per la sopravvivenza di un’intera comunità industriale.

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