Cosa stai cercando?
Cerca

Guida autonoma, Stellantis frena: clienti scettici e mercato immaturo

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 1 set 2025
Guida autonoma, Stellantis frena: clienti scettici e mercato immaturo
Stellantis ferma AutoDrive Level 3 per costi e scarsa fiducia dei consumatori. Oltre il 60% degli americani teme la guida autonoma.

Nel mondo dell’automotive, ogni decisione dei grandi costruttori pesa come un macigno, soprattutto quando si parla di innovazione e futuro. In questo scenario, la scelta di Stellantis di sospendere – almeno per ora – il progetto di guida autonoma di livello 3 rappresenta uno di quei colpi di scena che lasciano il segno e fanno riflettere sull’effettiva maturità del mercato. Una notizia che scuote il settore e, al tempo stesso, offre uno spaccato fedele delle paure e delle aspettative che ancora oggi circondano la mobilità senza conducente.

La decisione, arrivata dopo mesi di speculazioni e indiscrezioni, riguarda il sistema AutoDrive, tecnologia avanzata sviluppata per portare le vetture del gruppo verso un nuovo paradigma di autonomia. Un progetto ambizioso, presentato con grande enfasi a febbraio 2025, che però si è dovuto scontrare con una realtà ben più complessa del previsto. Nonostante la piattaforma sia, come dichiarato dalla stessa casa, “pronta per una futura commercializzazione”, al momento resta in stand-by, in attesa che i tempi siano più maturi.

Ma cosa ha spinto Stellantis a tirare il freno a mano proprio ora? A pesare sulla bilancia, più delle difficoltà tecniche o dei costi di sviluppo, è stato il clima di diffidenza che si respira tra i potenziali clienti. Secondo i dati raccolti dall’AAA (American Automobile Association), solo il 13% degli americani si dice pronto a fidarsi di una vettura senza conducente, mentre oltre il 60% ammette di essere “spaventato” dall’idea di affidare la propria sicurezza a un algoritmo. Un dato in netto peggioramento rispetto al già preoccupante 54% registrato nel 2021, a conferma di un trend che sta mettendo in crisi l’intero comparto.

Guida autonoma, si rivedono le strategie

Non è un caso, quindi, che le principali aziende del settore stiano rivedendo le proprie strategie, rallentando il passo sulla corsa alla completa automazione. Eppure, non mancano gli esempi di chi, come Tesla, continua a investire cifre colossali su robotaxi e sistemi di autopilot, alimentando una sorta di corsa all’oro digitale che però, almeno per ora, sembra non trovare un pubblico davvero pronto ad accoglierla. Gli incidenti e le controversie legali che hanno coinvolto alcuni dei principali produttori non hanno fatto altro che gettare benzina sul fuoco della diffidenza, alimentando dubbi sull’affidabilità e sulla reale sicurezza di queste tecnologie.

Greg Brannon, direttore dell’ingegneria automobilistica di AAA, non usa mezzi termini: “La maggioranza degli automobilisti preferisce che i costruttori si concentrino su tecnologie di sicurezza avanzata piuttosto che sulla completa automazione”. Una posizione che riflette il sentiment diffuso tra chi ogni giorno si mette al volante, alla ricerca di soluzioni che offrano un valore aggiunto concreto e immediato, piuttosto che promesse futuristiche ancora tutte da dimostrare.

 

Se vuoi aggiornamenti su News inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.

Seguici anche sui canali social
Seguici su TikTok @motori_it
Seguici su TikTok
Motori_it
Seguici su X

Ti potrebbe interessare