Stellantis rilancia negli USA: il ritorno dei V8 Hemi e dei modelli iconici
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Nel cuore di una stagione segnata da numeri poco rassicuranti, Stellantis decide di riscrivere le regole del gioco e punta dritto alle proprie radici americane. In un primo trimestre 2025 in cui le vendite sono scese del 12% e il fatturato ha registrato una contrazione del 14%, il colosso automobilistico sceglie di voltare pagina con una mossa che sa di ritorno alle origini: rimettere al centro della scena i leggendari motori a benzina, con un occhio di riguardo per il glorioso V8 Hemi. Una scelta che, per molti appassionati, suona come una dichiarazione d’amore per la tradizione a stelle e strisce, in netta controtendenza rispetto alla corsa all’elettrificazione che aveva caratterizzato le strategie degli ultimi anni.
Stellantis non si limita a una semplice operazione nostalgia: la strategia è chiara e punta a riconquistare la fiducia di una clientela americana che sembra aver voltato le spalle alle promesse dell’elettrico, complice anche la fine degli incentivi governativi. Il ritorno del V8 Hemi — simbolo indiscusso di potenza, affidabilità e “sound” inconfondibile — rappresenta una risposta concreta a un mercato USA che chiede ancora emozioni forti, cilindrate generose e prestazioni da vera muscle car. La camera di combustione emisferica e la cilindrata “over the top” sono il biglietto da visita di una filosofia costruttiva che aveva reso grande il gruppo negli anni d’oro e che ora viene riproposta con la consapevolezza di chi sa ascoltare il proprio pubblico.
La nuova rotta, tracciata dal CEO Antonio Filosa, vede come protagonista il RAM 1500, pronto a tornare sotto i riflettori con il mitico V8 Hemi da 5.7 litri, un vero e proprio monumento su quattro ruote. Accanto a lui, trova spazio il moderno sei cilindri Hurricane turbo da 3 litri e ben 395 cavalli, a dimostrazione di una volontà di rinnovamento che non rinnega l’innovazione tecnologica. Un mix che parla la lingua degli automobilisti americani, da sempre affezionati a pick-up robusti e prestanti, ma attenti anche all’efficienza e alle nuove soluzioni ingegneristiche.
Ma le sorprese non finiscono qui: dopo un’assenza dai listini dal 2023, la Jeep Cherokee si prepara a fare il suo ritorno in grande stile nel model year 2026. La novità? Un sistema full hybrid che abbina un motore 1.6 turbo a benzina a un’unità elettrica, per offrire un’esperienza di guida all’insegna della versatilità e della sostenibilità, senza però sacrificare il piacere di guida che da sempre contraddistingue il marchio Jeep. Un segnale chiaro che, pur puntando sui motori tradizionali, Stellantis non ha alcuna intenzione di abbandonare il terreno dell’innovazione.
E poi c’è lei, la regina delle muscle car: la Dodge Charger. Un nome che basta da solo a far battere il cuore degli appassionati. La nuova generazione, pronta a debuttare sia in versione fastback che berlina, promette di alzare ulteriormente l’asticella delle prestazioni. Sotto il cofano, spazio ai potenti V8 Hemi da 5.7 e 6.4 litri, ma anche ai sei cilindri biturbo, per un’offerta capace di soddisfare sia i puristi della tradizione sia chi cerca un compromesso tra potenza e tecnologia. Una scelta che conferma la volontà di presidiare il segmento delle muscle car con modelli iconici, capaci di evocare l’immaginario collettivo delle grandi strade americane e delle gare clandestine sotto le stelle.
Non si tratta solo di una svolta tecnica, ma di un vero e proprio cambio di mentalità: Stellantis dimostra di aver compreso le nuove esigenze del mercato USA, dove la domanda di veicoli elettrici ha subito una brusca frenata. Come ha sottolineato lo stesso Filosa, la parola d’ordine è flessibilità: “Dobbiamo adottare diverse linee di azione per offrire un mix di soluzioni tecniche, tra motori termici e propulsioni elettrificate, più vicine alle richieste dei clienti”. Una dichiarazione che suona come un manifesto programmatico per il futuro del gruppo, in cui la tradizione e l’innovazione possono e devono convivere.
Il rilancio dei motori tradizionali e dei modelli più amati dalla clientela americana rappresenta quindi un tentativo di riconquistare quella fascia di pubblico che aveva fatto la fortuna del gruppo. E se è vero che alcune di queste novità potrebbero, in futuro, varcare l’Atlantico e arrivare anche sul mercato europeo, per ora il messaggio è chiaro: Stellantis vuole tornare a essere protagonista negli Stati Uniti, puntando su ciò che ha sempre saputo fare meglio. Il futuro è ancora tutto da scrivere, ma una cosa è certa: il ruggito del V8 Hemi è pronto a risuonare ancora una volta sulle highway americane, tra tradizione, innovazione e una passione che non conosce crisi.
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