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Stellantis richiama oltre 219.000 veicoli negli USA

Di Vincenzo Calvarano
Pubblicato il 2 set 2025
Stellantis richiama oltre 219.000 veicoli negli USA
Stellantis avvia un richiamo di 219.577 veicoli Ram ProMaster e Dodge Journey negli USA per un problema che mette a rischio la sicurezza.

Un nuovo richiamo sicurezza scuote il panorama automobilistico americano: Stellantis si trova a dover affrontare una delle più estese campagne di richiamo degli ultimi anni, interessando oltre 219.000 veicoli che circolano sulle strade degli Stati Uniti. Un intervento che si impone con forza nel dibattito sulla safety automobilistica e che coinvolge due modelli di punta del gruppo: il robusto Ram ProMaster e il versatile Dodge Journey. La causa? Un difetto insidioso alla telecamera posteriore, componente ormai irrinunciabile nei veicoli moderni, capace però – se malfunzionante – di mettere a rischio la sicurezza di guidatori e passeggeri.

Nel dettaglio, la casa automobilistica italo-francese ha annunciato il richiamo sicurezza di ben 141.906 Ram ProMaster prodotti tra il 2019 e il 2021 e di 77.671 Dodge Journey fabbricati tra il 2019 e il 2020. Questi veicoli, fiore all’occhiello rispettivamente del settore commerciale e delle famiglie americane, sono accomunati dalla presenza di una telecamera posteriore difettosa. Il cuore del problema risiede in crepe nel microprocessore che governa il sistema di visione posteriore: un guasto che si manifesta con la visualizzazione di schermi neri, blu, vuoti o addirittura immagini invertite, privando il conducente della fondamentale visuale durante le manovre di retromarcia.

Questo tipo di anomalia non è soltanto un fastidio, ma rappresenta una violazione dello standard federale FMVSS 111, normativa che negli Stati Uniti stabilisce i requisiti minimi di visibilità posteriore per tutti i veicoli. Non sorprende quindi che la NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), autorità federale preposta alla sicurezza stradale, abbia preso subito in mano la situazione. L’inchiesta ufficiale, identificata come PE24-006, è stata avviata nel febbraio 2024 a seguito di una serie di segnalazioni provenienti soprattutto da possessori di Dodge Journey.

A rispondere alle richieste di chiarimento della NHTSA è stata FCA US, la divisione americana di Stellantis, che ha fornito una mole significativa di dati tecnici e documentazione. Nel corso dei mesi successivi, il dipartimento TSRC del gruppo ha condotto un’approfondita analisi, giungendo nel luglio 2025 a una conclusione inequivocabile: il difetto era strutturale e diffuso su larga scala, tanto da richiedere un’azione tempestiva e coordinata.

Così, il 19 agosto 2025, Stellantis ha ufficializzato la non conformità dei veicoli coinvolti rispetto al FMVSS 111, annunciando il richiamo sicurezza e comunicando ai concessionari la necessità di sostituire gratuitamente le telecamere posteriori difettose. Un gesto che sottolinea l’attenzione del gruppo nei confronti della sicurezza e della tutela dei propri clienti, ma anche la volontà di mantenere rapporti trasparenti con le autorità di controllo.

Il piano di intervento prevede una prima comunicazione ai proprietari entro il 30 settembre 2025, con una successiva lettera informativa quando sarà disponibile la soluzione definitiva. Per ogni esigenza o chiarimento, i clienti potranno rivolgersi al servizio clienti Chrysler al numero 800-853-1403 oppure contattare direttamente la hotline NHTSA. Il richiamo sarà identificato dal codice 59C, dettaglio fondamentale per chi dovesse consultare la documentazione ufficiale o recarsi in officina.

Questa vicenda mette ancora una volta sotto i riflettori il ruolo sempre più centrale dei sistemi di assistenza alla guida nella sicurezza dei veicoli moderni. La telecamera posteriore, ormai considerata un accessorio imprescindibile, si conferma un elemento chiave sia per la protezione degli utenti che per la conformità normativa. Tuttavia, come dimostra il caso di Stellantis, anche un singolo componente elettronico può trasformarsi in un potenziale tallone d’Achille se non sottoposto a controlli di qualità rigorosi e costanti.

Non va dimenticato che i due modelli coinvolti, Ram ProMaster e Dodge Journey, rappresentano asset strategici per il gruppo: il primo è tra i veicoli più apprezzati nel comparto dei trasporti commerciali, il secondo è da anni sinonimo di affidabilità per le famiglie americane. L’efficacia e la rapidità della risposta da parte di Stellantis confermano come la sicurezza resti una priorità assoluta, non solo per motivi di compliance ma anche per la reputazione e la fiducia che il brand intende consolidare sul mercato.

In definitiva, questo richiamo sicurezza si configura come un esempio emblematico di come l’evoluzione tecnologica, pur offrendo nuove opportunità di protezione e comfort, richieda un impegno costante nella verifica e nell’aggiornamento dei sistemi. Un monito, insomma, che riguarda l’intero settore automotive e che sottolinea l’importanza di non abbassare mai la guardia quando si parla di safety e affidabilità.

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