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Motori termici di nuova generazione: la scelta controcorrente di Stellantis

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 23 ago 2025
Motori termici di nuova generazione: la scelta controcorrente di Stellantis
Stellantis presenta due nuovi motori termici: 1.6 quattro cilindri e GME-T4 Evo 2.0, pronti per modelli Jeep, Peugeot, Lancia, Alfa Romeo e Maserati dal 2026.

Nel panorama automobilistico contemporaneo, dove la corsa verso l’elettrificazione sembra dettare l’agenda, il gruppo Stellantis sorprende con una strategia che sa di ritorno alle origini ma guarda dritto al futuro. In un contesto in cui la transizione verso la mobilità elettrica procede a rilento, complice una serie di ostacoli tutt’altro che trascurabili, il colosso guidato da Antonio Filosa decide di puntare ancora con forza sui motori termici di nuova generazione, senza però perdere di vista l’innovazione e la sostenibilità. Una scelta che si traduce in una vera e propria “strategia a doppio binario”, capace di coniugare pragmatismo industriale e visione di lungo periodo.

L’annuncio che fa discutere riguarda l’arrivo di due nuovi propulsori a quattro cilindri, pensati per equipaggiare una vasta gamma di modelli appartenenti ai vari marchi della galassia Stellantis. Il primo, un inedito 1.6 quattro cilindri, farà il suo debutto a inizio 2026 sulla nuova Jeep Cherokee destinata al mercato statunitense. Non si tratta di un semplice aggiornamento, ma di un vero e proprio salto generazionale: il motore sarà proposto sia in versione ibrido da 210 CV sia in configurazione plug in hybrid, offrendo così una risposta concreta alle esigenze di un pubblico sempre più attento ai consumi e alle emissioni, ma non ancora pronto a rinunciare del tutto al piacere della guida tradizionale.

Il nuovo 1.6, inoltre, promette di essere il cuore pulsante anche di diversi modelli europei, a partire dalla prossima generazione di Peugeot 3008 e 5008, fino ad arrivare alla tanto attesa Lancia Gamma. Qui il propulsore verrà declinato in una variante ibrida dalla potenza leggermente inferiore rispetto alla versione americana, affiancata da una versione plug-in hybrid da 195 CV. Entrambe le configurazioni faranno affidamento sul sofisticato cambio eDCT a 7 rapporti, con motore elettrico integrato, una soluzione tecnica che promette non solo efficienza ma anche una risposta pronta e dinamica in ogni situazione di guida.

Ma le novità non finiscono qui. A fianco del nuovo 1.6, Stellantis rilancia anche con il GME T4 Evo, evoluzione del noto 2.0 litri turbo che già equipaggia modelli di punta come Alfa Romeo Giulia e Stelvio, senza dimenticare la raffinata Maserati Grecale. Questo propulsore, frutto di una lunga esperienza e di un incessante lavoro di affinamento, sarà destinato alle future generazioni di questi modelli iconici, ma potrà trovare spazio anche sotto il cofano della nuova Jeep Wagoneer S. Anche in questo caso, la doppia anima ibrida e plug-in hybrid rappresenta il fil rouge di una strategia che punta a offrire versatilità e prestazioni su misura per i diversi mercati internazionali.

La decisione di investire ancora nei motori a combustione interna non va letta come un passo indietro rispetto all’elettrificazione, ma come una risposta lucida e ponderata alle difficoltà che stanno rallentando la diffusione delle auto a batteria. I costi ancora elevati, la rete di infrastrutture di ricarica non sempre all’altezza delle aspettative e una certa diffidenza da parte dei consumatori rappresentano ostacoli concreti che nessun grande gruppo automobilistico può permettersi di ignorare. Da qui la scelta di Stellantis di affiancare ai modelli full electric una gamma sempre più articolata di soluzioni ibride, capaci di accompagnare il pubblico verso una transizione più graduale e sostenibile.

Non si tratta solo di rispondere alle esigenze immediate del mercato, ma di gettare le basi per un futuro in cui efficienza, prestazioni e sostenibilità possano davvero andare di pari passo. I nuovi motori a quattro cilindri, sia nella versione 1.6 sia nella variante GME T4 Evo, rappresentano un tassello fondamentale di questa visione: da un lato, permettono di mantenere viva la tradizione dei motori termici, tanto cara agli appassionati del marchio; dall’altro, integrano soluzioni tecnologiche all’avanguardia che strizzano l’occhio all’innovazione e al rispetto per l’ambiente.

La mossa di Stellantis, insomma, è quella di chi non vuole restare prigioniero delle mode del momento, ma preferisce tracciare una rotta autonoma e coerente, capace di valorizzare il meglio di due mondi apparentemente inconciliabili. In un’epoca in cui l’industria dell’auto è chiamata a reinventarsi giorno dopo giorno, puntare su motori termici di nuova generazione affiancati da avanzate soluzioni ibride significa scommettere sulla flessibilità e sulla capacità di adattarsi ai cambiamenti senza rinunciare alle proprie radici.

Il risultato? Una gamma di prodotti che si candida a conquistare sia l’Europa sia gli Stati Uniti, offrendo ai clienti la possibilità di scegliere tra motorizzazioni tradizionali, ibride e plug-in hybrid, senza mai perdere di vista il filo rosso dell’innovazione e della qualità costruttiva. In attesa di vedere su strada la nuova Jeep Cherokee, la Peugeot 3008 di prossima generazione, la raffinata Lancia Gamma o le sportive Alfa Romeo Giulia e Maserati Grecale, una cosa è certa: Stellantis ha deciso di giocare la partita su più tavoli, con la consapevolezza che solo chi sa innovare senza dimenticare il proprio passato può davvero guidare il cambiamento.

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