Smart 2 prende forma: design Mercedes e produzione cinese
Nel panorama sempre più affollato delle city car elettriche, si fa largo un progetto destinato a lasciare il segno: la Smart 2. Una micro vettura a zero emissioni che, pur richiamando la gloriosa eredità della Smart ForTwo, punta a ridefinire il concetto di mobilità urbana grazie a una combinazione di dimensioni compatte, tecnologia d’avanguardia e un prezzo che promette di essere competitivo. La nuova arrivata, attesa sulle strade tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027, si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella storia delle city car, affidando la sua produzione alla Cina per poi puntare dritta al cuore dell’Europa e di altri mercati internazionali.
Il progetto si sviluppa sulla solida base della ECA platform (Electric Compact Architecture), una scelta che non solo garantisce una struttura moderna e versatile, ma apre anche la strada a una serie di test rigorosi. In particolare, i prototipi della Smart 2 sono attualmente sottoposti a collaudi su strada in diversi continenti, con l’obiettivo di valutare la resistenza strutturale, la sicurezza in caso di impatto e le prestazioni complessive in condizioni climatiche estreme. Si tratta di una fase cruciale, pensata per soddisfare gli standard di omologazione internazionali e assicurare un’affidabilità a prova di futuro, elementi imprescindibili per un veicolo destinato a muoversi tra le insidie e le sfide della giungla urbana.
Il cuore pulsante di questa city car è la batteria 30 kWh, una scelta progettuale che la orienta senza mezzi termini verso un utilizzo prevalentemente cittadino e suburbano. Non è un caso: la capacità della batteria, infatti, consente di mantenere il peso complessivo su valori contenuti, a tutto vantaggio di agilità e costi di produzione. Allo stesso tempo, questa soluzione impone dei limiti di autonomia che la strategia commerciale del gruppo dovrà saper trasformare in punti di forza, puntando su un prezzo d’attacco, una praticità d’uso fuori dal comune e su una rete di infrastrutture di ricarica capillare nelle aree metropolitane.
Lo stile, come da tradizione, gioca un ruolo di primo piano. La Smart 2 nasce infatti dall’officina di design Mercedes-Benz, che ha saputo reinterpretare i tratti iconici della Smart ForTwo con un linguaggio stilistico tutto nuovo. Gli interni e gli esterni sono stati completamente ridisegnati, regalando al modello un’identità visiva contemporanea e riconoscibile, capace di combinare estetica distintiva e funzionalità. Il risultato è una vettura che si distingue a colpo d’occhio, ma che non rinuncia alla praticità e alla versatilità necessarie per affrontare gli spostamenti quotidiani in città.
Un altro elemento chiave del progetto riguarda la scelta della produzione interamente cinese, una mossa che permette di ottenere economie di scala e di mantenere sotto controllo i costi di realizzazione. Tuttavia, questa strategia apre interrogativi importanti sulla percezione del brand in Europa e sulla gestione dei costi logistici e normativi legati all’esportazione. Non mancano, infatti, le voci critiche tra gli analisti, che sottolineano come i margini di profitto sui piccoli veicoli elettrici restino particolarmente compressi. Il settore dovrà quindi trovare un equilibrio delicato tra contenimento dei costi, dotazione tecnologica e prezzo finale al pubblico, senza mai perdere di vista le esigenze di un consumatore sempre più attento e informato.
Il percorso della Smart 2 si inserisce in una più ampia trasformazione del marchio Smart, che negli ultimi anni ha saputo ampliare la propria offerta con modelli come il crossover plug-in Smart #5 EHD e il progetto Smart #6 EHD. Una strategia chiara, che conferma la volontà di traghettare il brand verso una gamma di prodotti pienamente elettrificati, capaci di rispondere alle nuove esigenze di mobilità sostenibile. Se la strategia produttiva e l’offerta tecnica si dimostreranno all’altezza delle aspettative, la Smart 2 potrebbe davvero ricostruire un segmento di mercato dedicato agli spostamenti urbani, entrando in competizione diretta con gli altri piccoli EV europei e con le nuove soluzioni di micromobilità che stanno conquistando le città.
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