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Sfreccia a 255 km/h sull’A26, multa annullata per autovelox non omologato

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 2 giu 2025
Sfreccia a 255 km/h sull’A26, multa annullata per autovelox non omologato
Automobilista a 255 km/h sull’A26: multa annullata per autovelox non omologato. Il caso evidenzia falle nei controlli e nuove regole per gli autovelox

Un caso che ha fatto scalpore ha visto un’automobilista ottenere l’annullamento di una sanzione per eccesso di velocità nonostante fosse stato sorpreso a viaggiare a 255 km/h sull’autostrada A26, tra Genova e il Piemonte. Superando di ben 125 km/h il limite consentito, la vicenda si è conclusa con la cancellazione della multa annullata di 845 euro e la restituzione della patente, precedentemente sospesa per un anno.

Il cuore della vicenda

Il merito di questo sorprendente ribaltamento va all’avvocato, che ha evidenziato una grave irregolarità nell’uso dell’autovelox Trucam, utilizzato per la rilevazione della velocità. Questo dispositivo, secondo la difesa, era privo della necessaria omologazione. La Prefettura di Novara, riconoscendo la validità della contestazione, ha dichiarato nullo il provvedimento.

La vicenda non si limita a una vittoria legale personale, ma solleva interrogativi più ampi sulla validità degli strumenti di controllo della velocità in Italia. Diversi esperti hanno sottolineato come una parte significativa degli autovelox installati sul territorio nazionale non rispetti i requisiti normativi, rendendo molte sanzioni potenzialmente contestabili.

Per affrontare questa problematica, il governo ha recentemente introdotto nuove disposizioni per semplificare le procedure di omologazione. I dispositivi installati dal 2017 sono ora considerati automaticamente conformi, mentre quelli precedenti richiedono verifiche tecniche specifiche. Inoltre, è stata resa obbligatoria una taratura annuale per garantire l’affidabilità delle misurazioni.

La storia accaduta a Sillavengo rappresenta un campanello d’allarme su due fronti cruciali: da un lato, la necessità di strumenti di controllo pienamente conformi alle norme; dall’altro, l’urgenza di combattere comportamenti pericolosi come l’eccesso di velocità, che mettono a rischio la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

Resta il fatto di aver corso troppo velocemente

Nonostante l’annullamento della sanzione, resta indiscutibile la pericolosità di un’auto lanciata a una velocità così elevata. La sicurezza stradale deve restare una priorità, e ciò implica non solo l’adozione di tecnologie affidabili, ma anche un cambio culturale tra gli automobilisti.

Questo caso emblematico ha acceso un dibattito più ampio sull’efficacia e sulla correttezza degli strumenti di controllo della velocità in Italia. Se da un lato le nuove normative rappresentano un passo avanti, dall’altro resta da vedere come verranno applicate per garantire che situazioni simili non si ripetano. Nel frattempo, episodi come questo continueranno a essere un monito per le autorità e per gli automobilisti, ricordando l’importanza di rispettare le regole per il bene di tutti.

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