
Renault: Luca De Meo guadagnerà più di Bolloré e Ghosn
Il prossimo CEO di Renault, l’italiano Luca De Meo, guadagnerà fino a 5,8 milioni di euro: più dei suoi predecessori Bolloré e Ghosn.
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Il prossimo CEO di Renault, l’italiano Luca De Meo, guadagnerà fino a 5,8 milioni di euro: più dei suoi predecessori Bolloré e Ghosn.
Secondo indiscrezioni diffuse dal quotidiano Le Monde la storia dell’ex manager potrebbe diventare un avvincente thriller.
Da Tokyo a Beirut, il clamoroso epilogo della permanenza forzata in Giappone dell’ex numero uno Renault-Nissan.
Una sanzione da 20 milioni di euro “raccomandata” dall’Agenzia di controllo sulle Borse all’Ente che regolamenta le attività finanziarie delle società.
L’azienda di Yokohama e l’ex top manager hanno patteggiato 16 milioni di dollari alla SEC sulle indagini avviate per presunte irregolarità nei compensi.
Dopo le “voci di corridoio” dei giorni scorsi, formalizzate le accuse nei confronti dell’ex numero uno Nissan-Renault-Mitsubishi. Oggi l’incontro all’Eliseo fra Macron, Abe e Trump: si parlerà anche del caso-Ghosn?
Lo riporta una indiscrezione NHK. Intanto, secondo Nikkei, Nissan avrebbe in previsione un taglio del 15% alla produzione per il corrente anno fiscale.
Nuovo arresto per Carlos Ghosn: l’ex numero uno di Nissan-Renault-Mitsubishi è accusato di aver sottratto fondi al gruppo in maniera illecita.
L’alleanza franco-nipponica inaugura una nuova era cercando di lasciarsi alle spalle le vicende giudiziarie legate a Carlos Ghosn.
Tra esborsi e compensi la questione Ghosn dovrebbe costare alla Nissan una cifra di circa 75 milioni di euro.
Con le dimissioni di Ghosn si chiude un’era per Renault, che cambia governance nominando Senard presidente e Bolloré amministratore delegato.
Dopo l’arresto in Giappone, Carlos Ghosn sta per dimettersi dal suo incarico in Renault, che domani dovrebbe scegliere la nuova dirigenza.
Niente libertà su cauzione per il top manager detenuto da un mese nel carcere di Tokyo: l’accusa, ora, è di “abuso di fiducia” nei confronti del Gruppo automobilistico.
Secondo un report pubblicato da Automotive News, la dirigenza della società giapponese avrebbe disposto di presentare le corrette remunerazioni ricevute dall’ex numero uno attualmente in stato di detenzione.
L’ex numero uno dell’Alleanza franco-nipponica ha visto inoltre prolungare la sua carcerazione preventiva.
I nomi più probabili per la successione del manager brasiliano sono Hiroto Saikawa e Toshiyuki Shiga.
L’ex numero uno del marchio giapponese si dichiara innocente, o quantomeno estraneo ai capi di accusa di evasione fiscale a suo carico.
Il presidente della Nissan è stato rimosso dal consiglio di amministrazione con decisione unanime a seguito di un’inchiesta interna approfondita.
Il CdA Renault ha nominato il 55enne manager bretone, attualmente vice direttore generale, numero uno “ad interim”: disporrà degli stessi poteri di Ghosn.
L’accusa è di avere fornito false informazioni sui propri compensi e sui bilanci. Tutto è nato da una indagine interna svolta da Nissan, che si dichiara pronta a collaborare con la giustizia giapponese.