Scion 01, il nuovo UTV ibrido di Toyota per l'off-road estremo
Quando si parla di rivoluzioni nel segmento off-road, non si può ignorare l’ultima mossa di Scion 01, il concept che Toyota ha svelato in anteprima mondiale al SEMA Show 2025 di Las Vegas. Una proposta che non si limita a rincorrere i trend, ma che si propone di riscrivere le regole del gioco per i veicoli side-by-side, gettando il guanto di sfida ai big del settore come Polaris e la sua iconica gamma RZR. La casa giapponese, forte di una lunga tradizione nell’ingegneria automobilistica, decide di riaccendere i riflettori sul marchio Scion, puntando tutto su un’interpretazione inedita di avventura, tecnologia e performance.
Entrando nel dettaglio tecnico, il cuore pulsante di questo side-by-side è un motore turbo ibrido di ultima generazione, sviluppato partendo dalla collaudata famiglia truck Toyota. Parliamo di un quattro cilindri da 2,4 litri sovralimentato, abbinato a una trasmissione automatica a otto rapporti che promette cambi marcia rapidi e fluidi anche nelle condizioni più impegnative. Un dettaglio che farà la gioia degli appassionati di tecnologia è la presenza della modalità “Silent Mode”: grazie a questa funzione, il veicolo può procedere a bassa velocità sfruttando la sola propulsione elettrica, garantendo così un’esperienza di guida silenziosa e a impatto ambientale ridotto. Una chicca che segna il passo rispetto ai concorrenti e strizza l’occhio a chi cerca innovazione vera, non solo sulla carta.
Le specifiche tecniche del UTV parlano chiaro: oltre 300 cavalli di potenza, una coppia massima di 465 lb-ft e ben 26 pollici di escursione sospensiva. Numeri che fanno capire immediatamente la caratura del progetto, pensato per chi non si accontenta di semplici gite fuori porta ma pretende prestazioni da vera sportiva. La struttura del veicolo è stata progettata per offrire un equilibrio ideale tra stabilità e spazio a bordo: con una larghezza di 76 pollici, un passo di 133 pollici e un’altezza libera da terra di 17 pollici, la sensazione è quella di dominare qualsiasi terreno, dal deserto alle montagne. Il peso a secco, stimato tra 3.000 e 3.500 libbre, viene distribuito in modo ottimale (50/50) per assicurare maneggevolezza e reattività in ogni situazione.
Ma la vera differenza la fanno le scelte progettuali: Toyota ha deciso di puntare su componenti di derivazione automobilistica, selezionando sospensioni, impianti frenanti e gruppi motopropulsori già messi alla prova su veicoli truck. Una strategia che punta tutto su robustezza, affidabilità e facilità di manutenzione, anche quando il gioco si fa duro. Come sottolineato da Don Federico, chief engineer del progetto, l’obiettivo è quello di offrire un powertrain con standard qualitativi da vero veicolo commerciale, capace di raggiungere senza problemi i 100.000 miglia di vita utile della trasmissione. Un investimento che la dice lunga sulla serietà dell’impegno e sulla volontà di entrare dalla porta principale nel segmento dei side-by-side ad alte prestazioni.
Non mancano però le incognite: il prezzo finale non è ancora stato svelato, così come restano aperte le questioni legate all’omologazione stradale nei diversi mercati e alla gestione di garanzie e assistenza. Aspetti tutt’altro che secondari, considerando che per un costruttore di livello globale come Toyota l’ingresso in un segmento nuovo comporta sfide logistiche e normative di non poco conto. Un elemento da non sottovalutare riguarda la normativa statunitense: in ben 27 stati è già possibile utilizzare i cosiddetti UTV su strada, un dettaglio che potrebbe rappresentare un vero e proprio game changer in termini di potenzialità di vendita.
A sottolineare la vocazione sportiva e la ricerca della massima sicurezza, il concept adotta una roll cage FIA che non lascia spazio a compromessi. Una scelta che non solo garantisce la protezione degli occupanti in caso di ribaltamento, ma testimonia la volontà di rispettare i più severi standard internazionali in tema di sicurezza. La presenza di una roll cage omologata FIA rappresenta un plus per chi intende sfruttare il veicolo sia in ambito ricreativo che competitivo, aprendo la strada a un utilizzo a 360 gradi.
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