Scandalo emissioni: anche le ibride nell’occhio del ciclone
Dagli Usa arrivano nuove accuse relative alle emissioni truccate che questa volta riguarderebbero le auto ibride
L‘International Council of Clean Transportation (Icct) – l’ente americano che ha smascherato le centraline truccate dalla Volskwagen – ha lanciato una nuova e pesantissima accusa: anche i valori di emissioni delle auto ibride e ibride [glossario slug=”plug-in”] sarebbero state oggetto di un’alterazione da parte delle Case Costruttrici.
Tra le vetture “incriminate” ci sarebbe ad esempio la Mitsubishi Outlander PHEV, la vettura ibrida [glossario slug=”plug-in”] più diffusa in Europa, ma anche marchio celebri come Bmm e Audi dichiarano consumi in media del 30% inferiori al reale, Mercedes del 26%, Fiat del 24%, Peugeot-Citroen del 16% e Toyota del 15%.
Nel corso degli anni, il divario tra i consumi reali e quelli dichiarati sembra sia diventato sempre più consistente secondo quanto riportato dall’Icct, nel 2001 lo scostamento medio era del 10%, nel 2011 è diventato del 25%. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sottolinea il fatto che praticamente tutte le Case automobilistiche internazionali barano in modo sistematico sui dati relativi ai consumi e alle emissioni inquinanti, invitando per questo motivo a diffidare dei dati ufficiali riportati dai Costruttori.
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