Riforma autovelox in Italia, a rischio milioni di euro in ricorsi
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/05/wp_drafter_3642885.jpg)
Il panorama degli autovelox in Italia è in piena trasformazione, segnando un momento cruciale per le amministrazioni locali e i cittadini. La riforma autovelox, prevista dal decreto Salvini, impone scadenze tassative: entro giugno 2025, i comuni dovranno adeguarsi a nuove regole che potrebbero stravolgere il sistema delle sanzioni per eccesso di velocità.
Come cambia la riforma dei velox
Uno degli aspetti centrali della riforma è la distinzione tra i dispositivi installati dal 2017, considerati automaticamente omologati, e quelli più datati, che necessitano di un percorso di verifica. Questo dettaglio non è trascurabile, dato che oltre il 59% degli apparecchi fissi e il 67% di quelli mobili risalgono a prima del 2017. Tale differenziazione solleva interrogativi su come i comuni riusciranno a gestire la transizione senza compromettere la sicurezza stradale.
La recente pronuncia della Cassazione, che ha dichiarato illegittimi i dispositivi approvati ma non omologati, aggiunge ulteriore complessità. Secondo le stime del Codacons, si potrebbe arrivare all’annullamento di sanzioni per un valore di circa 40 milioni di euro. Questo scenario mette in discussione la legittimità di molte multe già emesse, aprendo la strada a una pioggia di ricorsi da parte dei cittadini sanzionati.
Il decreto non si limita alla gestione degli apparecchi esistenti, ma introduce anche nuovi criteri per l’installazione degli autovelox. I Prefetti avranno il compito di individuare i tratti stradali idonei, basandosi su parametri come l’elevata incidentalità causata dalla velocità, l’impossibilità di effettuare fermi immediati e i superamenti sistematici dei limiti. Inoltre, vengono stabilite distanze minime tra i dispositivi consecutivi e requisiti stringenti per la segnaletica. Tali modifiche, sebbene mirate a migliorare la sicurezza, potrebbero influire negativamente sui bilanci comunali, soprattutto in aree turistiche come il Salento, dove le sanzioni per eccesso di velocità hanno generato entrate fino a 23 milioni di euro annui.
Un aspetto cruciale
Un altro aspetto cruciale della riforma riguarda la manutenzione degli apparecchi. La necessità di tarature e verifiche periodiche diventa un obbligo ineludibile. L’omissione di questi controlli annuali potrebbe costituire motivo di contestazione per i cittadini, aumentando il rischio di multe annullabili. La gestione trasparente ed efficiente di questi obblighi rappresenta una sfida per le amministrazioni locali, che devono trovare un equilibrio tra il rispetto delle normative autovelox e la sostenibilità economica.
Questa riforma, pur orientata a una maggiore equità e sicurezza, non manca di sollevare polemiche. La prospettiva di un consistente calo delle entrate derivanti dalle sanzioni pone molte amministrazioni di fronte a scelte difficili. Inoltre, il rischio di vedere dichiarate illegittime molte multe già emesse potrebbe alimentare un clima di sfiducia tra i cittadini. È evidente che l’efficacia di queste misure dipenderà non solo dalla loro implementazione tecnica, ma anche dalla capacità delle istituzioni di comunicare in modo chiaro e trasparente con la popolazione.
In definitiva, la riforma autovelox si configura come un banco di prova per l’intero sistema di gestione della sicurezza stradale in Italia. Se da un lato mira a garantire maggiore legalità e trasparenza, dall’altro richiede un impegno significativo da parte delle amministrazioni per adeguarsi alle nuove disposizioni senza compromettere la sicurezza e l’equilibrio finanziario. La sfida è aperta e il tempo stringe: entro il 2025, ogni comune dovrà dimostrare di essere all’altezza di questa trasformazione epocale.
Se vuoi aggiornamenti su Autovelox inserisci la tua email nel box qui sotto:
Ti potrebbe interessare
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/03/wp_drafter_3639409.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/03/wp_drafter_3638638.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/03/2148181512-scaled.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/03/57537-scaled.jpg)