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Riforma accise carburanti 2025: taglio sulla benzina, bastonata per i diesel

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 15 mag 2025
Riforma accise carburanti 2025: taglio sulla benzina, bastonata per i diesel
Dal 15 maggio 2025, accise carburanti cambiano: diesel aumenta di 1,50 cent/litro, benzina cala. Provvedimento richiesto dall'UE.

Dal 15 maggio 2025, il panorama fiscale italiano vedrà una svolta significativa con il riallineamento delle accise carburanti. Il governo italiano ha approvato un decreto che ridisegna le accise su benzina e diesel, con un taglio di 1,50 centesimi per litro sulla benzina e un aumento equivalente sul diesel. Questo provvedimento, firmato dai ministri Pichetto Fratin, Giorgetti e dai titolari delle Infrastrutture e dell’Agricoltura, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 maggio e segna l’inizio di un processo di armonizzazione fiscale che si concluderà in cinque anni.

Accise carburanti, diesel penalizzato

Le nuove aliquote prevedono che la benzina venga tassata a 713,40 euro per mille litri (71,34 centesimi al litro), mentre il gasolio sarà tassato a 632,40 euro per mille litri (63,24 centesimi al litro). Questo intervento intende correggere il vantaggio fiscale storicamente riservato al diesel, portando la tassazione dei carburanti su un piano più equo e conforme alle direttive europee. Tale iniziativa è una risposta alle richieste dell’Unione Europea di eliminare i sussidi ambientalmente dannosi.

Le implicazioni economiche di questa riforma fiscale saranno tangibili. I prezzi alla pompa vedranno una benzina più conveniente e un diesel leggermente più caro. Tuttavia, le maggiori entrate derivanti dall’aumento dell’accisa sul diesel saranno destinate a potenziare il trasporto pubblico locale, con particolare attenzione al rinnovo contrattuale del comparto. Questa scelta strategica punta a incentivare l’uso di mezzi pubblici, contribuendo a una mobilità più sostenibile.

Sotto il profilo ambientale, la progressiva eliminazione del vantaggio fiscale per il diesel potrebbe accelerare la diffusione di veicoli a basso impatto ambientale. Questo passo è in linea con una strategia più ampia di politiche verdi, mirate a ridurre le emissioni e promuovere una transizione ecologica. Gli esperti sottolineano che il riallineamento fiscale potrebbe fungere da catalizzatore per una maggiore adozione di tecnologie sostenibili, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi climatici nazionali ed europei.

Gli operatori dovranno adeguarsi, ma come?

La riforma rappresenta anche una sfida per i consumatori e gli operatori del settore, che dovranno adattarsi a nuovi costi operativi. Tuttavia, l’allineamento delle accise è visto come un passo necessario per costruire un sistema fiscale più coerente e sostenibile. Il diesel, pur rappresentando una quota maggioritaria del mercato, ha goduto finora di una tassazione inferiore rispetto alla benzina, un incentivo che ha suscitato critiche per il suo impatto ambientale.

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