All'università piace l'elettrico: dodici Renault 5 E-Tech per un car sharing senza precedenti
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Nel cuore pulsante dell’innovazione universitaria, un progetto destinato a lasciare il segno si fa strada tra i viali della capitale: la Renault 5 E-Tech Electric debutta alla Luiss Guido Carli di Roma, diventando la protagonista di un’iniziativa che non è solo un semplice servizio di car sharing elettrico, ma un vero e proprio laboratorio di mobilità sostenibile. Un’operazione che intreccia la tradizione accademica con la modernità tecnologica, ridefinendo il concetto di spostamento urbano e mettendo in campo una sinergia virtuosa tra università, industria automobilistica e settore tecnologico.
L’aria che si respira nel campus romano è quella di una svolta concreta: dodici vetture a zero emissioni, una flotta che rappresenta il nuovo volto della mobilità accademica. Il cuore di questa rivoluzione batte forte sotto la carrozzeria compatta della Renault 5 E-Tech Electric, un modello che con i suoi meno di quattro metri di lunghezza si destreggia con agilità tra le vie della città, mentre l’autonomia di 410 km secondo il ciclo WLTP promette viaggi senza pensieri, perfetti per coprire la quotidianità degli spostamenti tra le diverse sedi universitarie. Non è un caso che la scelta sia ricaduta proprio su questa vettura: le sue dimensioni ridotte, unite alla capacità di muoversi agilmente in ambito urbano, la rendono il simbolo di una nuova era.
Ma la vera rivoluzione non si limita alla scelta del veicolo. Il fiore all’occhiello del progetto è il sistema di gestione intelligente, frutto della collaborazione con Acea e, in particolare, della piattaforma sviluppata da a.Quantum, società del gruppo. Qui, la tecnologia incontra la praticità: studenti, docenti e personale amministrativo possono prenotare, sbloccare e monitorare lo stato delle vetture direttamente dall’app ufficiale della Luiss. Un tocco, e l’auto è pronta ad accompagnare chiunque abbia bisogno di spostarsi nel rispetto dell’ambiente.
A rendere ancora più coinvolgente l’esperienza di bordo, ci pensa il sistema di infotainment basato su Android Automotive. Un vero e proprio centro di comando digitale che permette di accedere ai servizi Google e alle applicazioni del Play Store, trasformando ogni tragitto in un momento di connessione e intrattenimento. È qui che la tecnologia diventa alleata della sostenibilità, offrendo comfort e funzionalità senza compromessi.
L’iniziativa non nasce dal nulla, ma si inserisce in un percorso già tracciato dall’ateneo verso la mobilità sostenibile. Da tempo, infatti, la Luiss ha scelto di puntare su soluzioni a basso impatto ambientale: navette green, percorsi pedonali ottimizzati e, soprattutto, una rete di colonnine di ricarica alimentate da fonti rinnovabili. L’arrivo del car sharing elettrico rappresenta quindi un ulteriore tassello di un mosaico che guarda al futuro, con l’ambizione di trasformare il campus in un modello di sostenibilità replicabile anche oltre i confini accademici.
Non si tratta solo di offrire un servizio in più, ma di creare un vero e proprio banco di prova per la mobilità condivisa. L’università diventa così un laboratorio a cielo aperto, dove ogni feedback raccolto dagli utenti – siano essi studenti, professori o personale amministrativo – diventa prezioso per affinare e migliorare il sistema. L’obiettivo è chiaro: sviluppare un modello efficiente, facilmente adattabile anche in contesti aziendali o in altre realtà universitarie, contribuendo in modo concreto alla transizione verso una città più intelligente e rispettosa dell’ambiente.
In questo scenario, la collaborazione tra la Luiss, Acea e il costruttore automobilistico francese si fa esempio di come l’innovazione possa nascere dall’incontro tra competenze diverse, ma unite da una visione comune. Il campus diventa così un microcosmo dove testare soluzioni all’avanguardia, anticipando le tendenze che, domani, potrebbero diventare la norma nelle nostre città.
L’esperienza di car sharing con la Renault 5 E-Tech Electric non è solo un passo avanti nella mobilità urbana, ma un invito a ripensare il nostro modo di muoverci, a privilegiare soluzioni intelligenti e rispettose dell’ambiente. Grazie alle colonnine di ricarica diffuse nel campus e all’integrazione di tecnologie come Android Automotive, ogni viaggio si trasforma in un’esperienza sostenibile e digitale, perfettamente in linea con le esigenze di una comunità accademica all’avanguardia.
La strada intrapresa dalla Luiss dimostra che la sostenibilità non è solo una parola d’ordine, ma una scelta concreta, fatta di azioni, investimenti e collaborazione. E se oggi il campus romano è un esempio virtuoso, domani potrebbe essere il punto di partenza per una rivoluzione più ampia, dove la mobilità sostenibile diventa la chiave per città più vivibili e intelligenti.
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