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Renault studia la Renault 4 AWD: la piccola elettrica pronta all’off‑road?

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 24 dic 2025
Renault studia la Renault 4 AWD: la piccola elettrica pronta all’off‑road?
Renault valuta una versione AWD della Renault 4 Electric con secondo motore posteriore sulla piattaforma AmpR Small. Ipotesi tecnica, mercati target e sfide commerciali.

Nel panorama dell’auto elettrica compatta, il futuro si colora di nuove sfumature grazie alla proposta di una Renault 4 inedita, pronta a rivoluzionare il concetto di city car con una versatilità che guarda ben oltre i confini urbani. Non si tratta solo di nostalgia o di un omaggio ai miti del passato: la Renault 4 Electric si prepara a raccogliere una sfida tecnica e commerciale che potrebbe ridefinire il segmento B, puntando tutto sulla trazione integrale permanente. E se fino a ieri la piccola francese era sinonimo di praticità spartana, oggi l’orizzonte si allarga a neve, fango e sterrati, territori finora quasi inesplorati per le compatte elettriche.

Il cuore della rivoluzione batte sulla piattaforma AmpR Small, già collaudata con successo sulla sorella Renault 5 Electric. Qui la tradizione incontra l’innovazione: l’idea è semplice quanto efficace, aggiungere un secondo motore elettrico – un raffinato PSM (Permanent Magnet Synchronous Motor) da circa 60 kW – sull’asse posteriore. Una soluzione che non solo permette di ottenere la tanto desiderata trazione integrale AWD, ma che si inserisce perfettamente negli spazi già predisposti nella zona delle sospensioni posteriori, evitando costose riprogettazioni strutturali. Insomma, la genialità sta tutta nella capacità di sfruttare al meglio ciò che è già a disposizione, con un occhio attento all’ottimizzazione dei costi industriali.

L’ispirazione arriva direttamente dal concept Savane 4×4, un esercizio di stile che aveva già acceso la fantasia degli appassionati e che oggi trova concretezza grazie all’evoluzione delle piattaforme modulari. Ma la vera domanda è: c’è davvero spazio per una city car a trazione integrale nel competitivo mondo delle elettriche? La risposta, a ben vedere, è tutt’altro che scontata. Nel B-segment le proposte dotate di AWD si contano sulle dita di una mano: certo, la Volvo EX30 Twin Motor e alcune versioni della Smart giocano questa carta, ma con dimensioni, posizionamento e prezzi decisamente diversi. La nuova Renault 4 Electric, con i suoi 4,14 metri di lunghezza, potrebbe così diventare una delle vetture più compatte e agili al mondo a offrire la trazione integrale permanente, un vero asso nella manica per chi non vuole rinunciare alla sicurezza e alla libertà di movimento in ogni condizione.

Eppure, come spesso accade nel mondo dell’automobile, la realtà impone scelte e priorità. Al momento, infatti, il progetto non ha ancora ricevuto il via libera definitivo. Renault ha deciso di concentrare tutte le energie sul lancio della Renault 5 Electric previsto per il 2024 e sull’apertura degli ordini della nuova Renault 4 Electric nel 2025. Tuttavia, Fabrice Cambolive – figura chiave del marchio – ha già lasciato intendere che una variante AWD non è affatto esclusa, soprattutto in quei mercati dove la trazione integrale rappresenta un vero e proprio valore aggiunto: si pensi al Nord Europa, alla Svizzera, all’Austria, ma anche a zone dell’Italia e della Germania meridionale, dove neve e condizioni difficili sono all’ordine del giorno.

Naturalmente, l’aggiunta di un secondo motore non è priva di conseguenze: peso e costi inevitabilmente aumentano, mentre l’autonomia – parametro chiave per chi sceglie una city car elettrica – potrebbe risentirne. La sfida, per gli ingegneri Renault, sarà dunque quella di trovare il giusto equilibrio tra prestazioni, prezzo e versatilità, mantenendo una percorrenza competitiva senza sacrificare le capacità off-road leggere che rappresentano il vero valore aggiunto di questa proposta.

E non finisce qui: la recente Vision4Rescue dimostra come la piattaforma AmpR Small sia pronta ad accogliere usi specialistici e declinazioni pensate per scenari d’emergenza o per mercati di nicchia. Tuttavia, gli analisti invitano alla prudenza: la domanda di una AWD nel B-segment potrebbe restare confinata a una nicchia di appassionati o di utenti con esigenze particolari. In questo scenario, la strategia commerciale dovrà essere quanto mai flessibile e attenta, pesando con cura i volumi attesi rispetto ai costi di produzione.

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