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RC Auto over 80: assicurazione più cara e rinnovo patente biennale, ecco cosa sapere

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 17 nov 2025
RC Auto over 80: assicurazione più cara e rinnovo patente biennale, ecco cosa sapere
Rc auto per over 80: premio medio più alto, rinnovo patente biennale e visita medica obbligatoria. Tutte le regole e i dati sui guidatori anziani.

Sempre più spesso, quando si parla di RC auto e di costi assicurativi, si finisce per mettere sotto la lente d’ingrandimento una fascia di popolazione che, a dispetto dei luoghi comuni, continua a percorrere chilometri su chilometri: stiamo parlando degli over 80. In Italia, infatti, sono quasi un milione gli automobilisti anziani che ogni giorno si mettono al volante, rappresentando il 3% delle polizze totali. Numeri che, se letti con attenzione, raccontano non solo di una società che invecchia, ma anche di nuove sfide – e opportunità – per il mondo assicurativo e normativo.

Non è un mistero che il premio assicurativo medio per questa fascia d’età sia decisamente più alto rispetto a quello dei conducenti più giovani o di mezza età. Secondo una recente analisi di Facile.it su oltre 5 milioni di preventivi, il costo medio della polizza per chi ha tra gli 80 e gli 89 anni si aggira intorno ai 356 euro, un valore superiore del 15% rispetto ai 60-69enni. Le compagnie giustificano questa differenza sottolineando il maggiore rischio percepito: con l’avanzare dell’età, infatti, alcune capacità fondamentali per la sicurezza stradale – come la vista, l’udito e i riflessi – tendono fisiologicamente a diminuire. Nonostante una vita intera trascorsa al volante possa sembrare un vantaggio, gli esperti sono concordi: «L’esperienza conta, ma dopo una certa età l’incidenza di fattori fisiologici diventa preponderante», spiegano da Facile.it.

Ma il tema non si esaurisce certo qui. Sul fronte normativo, per gli over 80 le regole si fanno via via più stringenti. Il rinnovo patente diventa una vera e propria tappa obbligata ogni due anni – contro i tre, cinque o addirittura dieci delle fasce d’età più giovani – e prevede una visita medica approfondita. Non basta più un controllo di routine: occorre valutare in modo accurato non solo la vista e l’udito, ma anche i riflessi, la coordinazione motoria e, in presenza di condizioni cliniche particolari (come diabete, patologie cardiache o neurologiche), possono essere richiesti accertamenti aggiuntivi o limitazioni specifiche.

È interessante notare che, nonostante la severità delle procedure, non esiste in Italia un limite massimo di età oltre il quale il rinnovo patente sia automaticamente precluso. Tutto dipende dalle condizioni di salute del singolo automobilista, che vengono valutate caso per caso da un medico o da una commissione competente. Un principio, questo, che mette al centro la responsabilità individuale ma che, allo stesso tempo, impone agli organi di controllo un’attenzione crescente per garantire che solo chi è realmente idoneo possa continuare a guidare.

Se si guarda ai dati dei sinistri, emerge un quadro che richiede riflessione. Da un lato, l’esperienza di guida accumulata in decenni riduce la propensione a comportamenti rischiosi o imprudenti; dall’altro, però, la diminuzione delle capacità psicofisiche legata all’età può tradursi in tempi di reazione più lunghi o in difficoltà nel gestire situazioni di emergenza. Questo mix di fattori spiega perché le compagnie assicurative continuino a considerare gli automobilisti anziani come una categoria a rischio più elevato, con conseguente aumento dei costi per la Rc auto.

La questione, tuttavia, va ben oltre la semplice equazione rischio-premio. La crescente longevità della popolazione italiana rende sempre più centrale il tema della mobilità in età avanzata. Garantire a chi è ancora in grado di guidare in modo responsabile la possibilità di continuare a farlo è un obiettivo condiviso, ma non si possono ignorare le insidie che l’età comporta. La vera sfida, oggi, è trovare un equilibrio tra la tutela della sicurezza stradale e l’accessibilità effettiva alla mobilità per tutti, senza cadere nella tentazione di generalizzare o discriminare sulla base dell’età anagrafica.

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