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Problemi al motore Ford EcoBoost, un nuovo scandalo

Di Vincenzo Calvarano
Pubblicato il 23 mag 2025
Problemi al motore Ford EcoBoost, un nuovo scandalo
Il motore Ford EcoBoost sotto accusa in Francia: guasti alla cinghia di distribuzione, costi elevati e rabbia tra i clienti

Il motore Ford EcoBoost da 1.0 litri, un tempo celebrato per la sua efficienza e compattezza, si trova oggi al centro di una crescente controversia in Francia. I proprietari di veicoli equipaggiati con questo motore, tra cui modelli popolari come la Ford Focus e la Fiesta, stanno denunciando guasti prematuri che mettono in discussione l’affidabilità di questa tecnologia.

Il problema principale

Il problema principale risiede nella cinghia distribuzione olio, una soluzione ingegneristica innovativa progettata per funzionare immersa nell’olio motore. Sebbene questa cinghia fosse stata dichiarata capace di durare fino a 240.000 km o 10 anni, la realtà per molti automobilisti si è rivelata ben diversa. Numerosi casi di deterioramento precoce della cinghia hanno causato danni significativi al motore, spesso irreparabili, con costi di riparazione che superano i 10.000 euro. In alcuni casi, il costo delle riparazioni supera addirittura il valore residuo del veicolo, lasciando i proprietari in una situazione finanziaria critica.

Secondo le testimonianze raccolte dai media francesi, alcuni proprietari hanno riscontrato problemi già a 80.000 km, mentre altri, come nel caso di una Fiesta, hanno visto il motore cedere dopo appena 44.000 km. La frustrazione crescente ha portato alla nascita di un gruppo Facebook, “Indignati di Ford”, che oggi conta oltre 7.200 membri. Gli utenti condividono esperienze e relazioni tecniche che confermano un difetto di progettazione come causa principale dei guasti. Frammenti della cinghia deteriorata, ritrovati nella coppa dell’olio, rappresentano una prova evidente del problema.

La posizione difensiva

Nonostante l’evidenza, Ford mantiene una posizione difensiva, affermando che i guasti rientrano nella normale casistica dei motori a combustione interna e invitando i clienti a seguire rigorosamente i programmi di manutenzione. Tuttavia, alcune azioni intraprese dall’azienda suggeriscono il contrario. Tra queste, un richiamo effettuato per il tenditore della cinghia della pompa dell’olio e la sostituzione della cinghia con una catena di distribuzione in alcuni modelli prodotti tra il 2019 e il 2020, indicano un riconoscimento implicito delle criticità progettuali.

Questa vicenda solleva interrogativi non solo sulla durabilità dei componenti del motore, ma anche sulla gestione della crisi da parte di Ford. L’approccio individuale adottato dall’azienda per gestire i reclami ha lasciato molti clienti insoddisfatti. Per i proprietari di Ford Focus e Fiesta, il timore di dover affrontare guasti improvvisi è ormai una costante, e la mancanza di un’azione risolutiva da parte del produttore alimenta ulteriormente il malcontento.

In conclusione, il caso del motore EcoBoost rappresenta un esempio emblematico di come una tecnologia innovativa possa trasformarsi in un boomerang se non supportata da una progettazione adeguata e da un servizio clienti efficace. Con migliaia di automobilisti coinvolti, questa controversia potrebbe avere ripercussioni significative sulla reputazione di Ford in Europa e oltre. Per molti, la fiducia nel marchio è ormai compromessa, e solo un intervento deciso e trasparente potrà arginare questa crisi di fiducia.

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