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Stop al 1.2 100 CV: perché Peugeot ha scelto una mossa così drastica

Di Vincenzo Calvarano
Pubblicato il 11 dic 2025
Stop al 1.2 100 CV: perché Peugeot ha scelto una mossa così drastica
Peugeot ritira temporaneamente il motore 1.2 da 100 CV per adeguarlo alla normativa Euro 6e bis. Nel frattempo 208 e 2008 saranno disponibili solo in versioni ibride ed elettriche, con consumi inferiori ma prezzi di listino più alti.

Dopo oltre un anno e mezzo di attesa forzata, ecco che Peugeot torna a far parlare di sé, e lo fa con una decisione che sta già facendo discutere clienti e addetti ai lavori. La casa del Leone, infatti, ha sospeso le vendite della motorizzazione benzina tre cilindri 1 2 litri da 100 CV, un’unità apprezzata per il suo equilibrio tra prestazioni e consumi, ma ora costretta a fermarsi ai box per adeguarsi alla nuova normativa Euro 6e bis. Un passaggio obbligato, che lascia il segno non solo sulla gamma, ma anche sulle tasche degli automobilisti: chi puntava a una compatta d’ingresso si trova ora davanti a un listino sensibilmente più salato e a una scelta che si restringe alle versioni ibride o elettriche.

L’adeguamento del piccolo propulsore francese, previsto per un ritorno in listino non prima di marzo 2026, comporta interventi sull’elettronica di gestione e altri affinamenti tecnici, con l’obiettivo dichiarato di ridurre le emissioni senza intaccare la potenza. Un lavoro di cesello che si traduce, però, in un vuoto di offerta per i modelli più accessibili della gamma, con le nuove 208 e 2008 che, almeno per ora, si potranno acquistare solo nelle declinazioni a doppia alimentazione o full electric.

Per chi fino a ieri vedeva nella tre cilindri 1.2 la soluzione ideale per muoversi in città e fuori porta, la transizione non sarà indolore. Le alternative proposte dalla casa francese sono le versioni ibride full hybrid da 110 e 145 CV, entrambe basate sempre sullo stesso motore termico 1.2 litri, ma affiancato da un’unità elettrica e dal cambio automatico a sei rapporti. Un salto tecnologico che promette consumi ridotti e un impatto ambientale più contenuto: la 208 Hybrid da 110 CV, ad esempio, dichiara 4,5 L/100 km e appena 101 g/km di CO2, valori che mettono in evidenza l’efficacia delle nuove strategie di elettrificazione. Ma, come spesso accade, la tecnologia si paga: il prezzo d’ingresso sale dai circa 21.500 euro della versione benzina ai 23.900 euro della Hybrid 110 CV, con le varianti elettriche che volano fino a 35.500 euro.

Un aumento che, per molti, rischia di trasformare la scelta di un’auto compatta in un vero e proprio salto nel buio. Non è solo una questione di numeri: la sospensione della motorizzazione 1.2 100 CV rappresenta un segnale forte della direzione che sta prendendo l’industria automobilistica europea, stretta tra le maglie di una regolamentazione ambientale sempre più stringente e la necessità di mantenere competitività e appeal sul mercato. In questo scenario, Peugeot si trova a dover bilanciare la spinta verso l’innovazione con l’esigenza di non alienare quella fetta di clientela che, specie nelle aree extraurbane, continua a preferire propulsori semplici, affidabili e dal costo contenuto.

Dal canto loro, i concessionari segnalano un interesse crescente per le soluzioni a zero emissioni, soprattutto nei contesti urbani dove le restrizioni al traffico e le politiche green iniziano a pesare sulle scelte di mobilità. Tuttavia, la domanda di motori benzina di piccola cilindrata, come il 1.2 100 CV, resta viva tra i privati che utilizzano l’auto quotidianamente per lavoro o per spostamenti fuori città, alla ricerca di un compromesso tra risparmio, affidabilità e costi di gestione.

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