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Particolato: i motori benzina inquinano più dei diesel?

Di Andrea Tomelleri
Pubblicato il 1 ago 2017
Particolato: i motori benzina inquinano più dei diesel?
Una ricerca pubblicata sulla rivista "Nature" ribalta il luogo comune che vuole i motori diesel più inquinanti

Un’opinione diffusa vuole i motori a gasolio più inquinanti dei benzina, ma una recente ricerca pubblicata sull’autorevole rivista medica Nature potrebbe ribaltare questa convinzione. La benzina è di solito percepita come un carburante più pulito, complice il fatto che effettivamente viene maggiormente raffinata nel processo di distillazione del petrolio greggio. Fino a non molti anni fa, inoltre, i diesel erano associati a nuvole di fumi neri in uscita dallo scarico. Infine, lo scandalo delle emissioni truccate che ha investito Volkswagen, e in misura minore altre Case automobilistiche, ha definitivamente sancito l’immagine inquinante dei diesel. La recente ricerca potrebbe sfatare questo mito.

Lo studio è stato coordinato dal Professor Hellebust, del Dipartimento di chimica dell’Università di Montreal, in collaborazione con altri istituti di ricerca, tra cui il centro di ricerca associato per la Commissione Europea di Ispra, in provincia di Varese. I ricercatori hanno analizzato l’emissione di particolato carbonioso, comunemente noto come fuliggine, per un periodo di tempo prolungato e non come avviene di solito nell’analisi dei fumi. Il risultato ottenuto è che le auto con motore a benzina emettono fino a 10 volte in più particolato carbonioso rispetto a quelle con motore diesel con filtro anti-particolato alla temperatura ambientale di 22,7° C e fino a 62 volte in più alla temperatura di -7° C.

Il particolato carbonioso viene considerato un particolato (PM), cioè talmente piccolo e leggero da bypassare le difese naturali del nostro corpo e insidiarsi direttamente nell’apparato respiratorio. Nel dettaglio, è composto dalle cosiddette polveri organiche primarie (POA), che si producono durante la combustione, e secondarie (SOA), solitamente generate dalla combinazione di vapore acqueo e radiazioni solari. La ricerca ha notato che in un lasso di tempo prolungato la produzione di SOA da parte di motori diesel dotati di filtro anti-particolato (quelli utilizzati erano omologati Euro 5) sono inferiori a quelle di unità a benzina.

La causa dell’elevata quantità di particolato carbonioso nei benzina è stata individuata nell’adozione dell’iniezione diretta, in cui gli iniettori lavorano ad una pressione altissima. La soluzione suggerita dallo studio per la riduzione delle emissioni – e già in fase di sperimentazione da parte di diversi costruttori – è l’adozione di filtri anti-particolato anche sui motori benzina. Sarà questo il futuro?

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