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Parlamento europeo: nuove regole per le emissioni auto

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 9 mag 2025
Parlamento europeo: nuove regole per le emissioni auto
Il Parlamento europeo approva un emendamento che introduce la media triennale per le emissioni auto, alleggerendo la pressione sui costruttori.

Una decisione che segna una svolta per l’industria automobilistica europea: il Parlamento europeo ha recentemente approvato un emendamento rivoluzionario sul controllo delle emissioni auto. Con 458 voti favorevoli, 101 contrari e 14 astenuti, la normativa introduce la possibilità di monitorare le emissioni di CO2 su base triennale, anziché annuale, per il periodo 2025-2027. Questa modifica rappresenta una significativa concessione per i produttori, che si trovano a fronteggiare crescenti pressioni economiche e normative.

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sostenuto un iter accelerato per l’approvazione della misura, evitando così lunghe trattative interistituzionali. Il Consiglio dell’UE ha già dato il suo via libera, lasciando solo un passaggio formale prima dell’entrata in vigore del provvedimento. Questo cambiamento normativo è stato accolto con favore, ma anche con una certa cautela da parte dell’industria automobilistica.

Roberto Vavassori, presidente dell’Anfia, ha definito la misura “un primo passo importante ma non risolutivo”, evidenziando come rimangano ancora irrisolte questioni fondamentali, come il regime sanzionatorio. Parallelamente, Sigrid de Vries dell’Acea ha sottolineato l’importanza di una visione strategica più ampia, che comprenda anche investimenti infrastrutturali e incentivi auto per sostenere il settore in questa fase di transizione.

Nonostante questa maggiore flessibilità, il percorso verso una completa transizione ecologica del settore automobilistico rimane complesso. La revisione completa del regolamento, prevista entro la fine dell’anno, sarà un momento cruciale per stabilire un equilibrio tra gli obiettivi ambientali e la competitività industriale. L’industria si trova quindi a un bivio: da un lato, l’impegno verso la decarbonizzazione; dall’altro, la necessità di garantire la sostenibilità economica.

Gli osservatori sottolineano che l’approccio triennale alle emissioni non è solo una questione di semplificazione burocratica, ma riflette un cambiamento più ampio nell’atteggiamento delle istituzioni europee. Si cerca infatti di adottare una strategia che sia non solo pragmatica, ma anche sostenibile nel lungo periodo. Tuttavia, il successo di questa transizione dipenderà dalla capacità di affrontare le sfide ancora aperte, come la creazione di infrastrutture adeguate e l’implementazione di politiche di incentivo che favoriscano l’adozione di tecnologie a basse emissioni.

In definitiva, la decisione del Parlamento europeo rappresenta un passo significativo verso una maggiore flessibilità normativa, ma il vero test sarà rappresentato dalla capacità di tradurre queste concessioni in un reale vantaggio competitivo per l’industria europea. L’equilibrio tra sostenibilità ambientale e crescita economica rimane il principale obiettivo da raggiungere, in un contesto globale sempre più competitivo e orientato verso l’innovazione tecnologica.

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