Parco auto italiano sempre più vecchio, si superano i 12 anni di media
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Dodici anni e due mesi: questa è l’età media delle automobili che circolano sulle strade italiane a maggio 2025, un dato che riflette un progressivo invecchiamento del parco auto italiano. Questo fenomeno, che registra un incremento del 3,7% rispetto all’anno precedente, non solo impatta negativamente sulla sicurezza stradale, ma comporta anche un aggravio economico per gli automobilisti e un maggiore impatto ambientale.
Il peso economico delle auto datate
Guidare un veicolo datato si traduce in costi sempre più elevati. Secondo un’analisi di Facile.it, i costi assicurativi crescono con l’età del veicolo: per un’auto di 10 anni il premio medio è di 359 euro, ma sale a 368 euro per veicoli di 12 anni e raggiunge i 421 euro per quelli di 14 anni. Questo aumento del 17% in quattro anni riflette il rischio crescente di guasti e incidenti. Inoltre, il 43% degli automobilisti ha integrato la copertura di assistenza stradale nella propria polizza RC, contro il 39% di appena sette mesi prima, segno di una crescente preoccupazione per l’affidabilità dei mezzi.
Disparità regionali
Il fenomeno dell’invecchiamento del parco auto non è uniforme sul territorio nazionale. Le regioni del Sud Italia presentano situazioni più critiche: la Sicilia detiene il primato con un’età media dei veicoli di 14 anni, seguita da Basilicata (13 anni e 11 mesi), Calabria e Sardegna (entrambe a 13 anni e 8 mesi). Al contrario, il Centro-Nord mostra un parco auto relativamente più giovane: la Toscana si distingue con l’età media più bassa (11 anni e 1 mese), seguita da Lombardia (11 anni e 7 mesi), Lazio (11 anni e 8 mesi) ed Emilia-Romagna (11 anni e 11 mesi).
Un impatto ambientale preoccupante
L’invecchiamento del parco auto italiano non si limita a influenzare la sicurezza e i costi economici, ma rappresenta anche una minaccia per l’ambiente. I veicoli più datati sono meno efficienti dal punto di vista energetico e contribuiscono maggiormente alle emissioni di sostanze inquinanti, aggravando l’impatto ambientale auto. Per affrontare questa problematica, sono necessarie politiche mirate: incentivi fiscali per l’acquisto di veicoli nuovi o elettrici, programmi di rottamazione e campagne informative.
Proposte e soluzioni
Un’interessante proposta arriva da Transport & Environment, che suggerisce di modulare la tassa di immatricolazione in base alle emissioni di CO2, incentivando così la transizione verso veicoli più sostenibili. Tuttavia, affrontare efficacemente l’invecchiamento del parco auto richiede un approccio sistemico che consideri simultaneamente sicurezza, economia e ambiente. Solo con una visione integrata sarà possibile garantire un futuro più sicuro per gli utenti della strada e più sostenibile per il pianeta.
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