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Omicidio stradale, soddisfatta Fondazione ANIA

Di Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 1 mar 2012
Omicidio stradale, soddisfatta Fondazione ANIA
L'apertura del Ministro dei Trasporti Corrado Passera verso l'introduzione del reato di omicidio stradale trova d'accordo anche la Fondazione ANIA.

L’apertura del Ministro dei Trasporti Corrado Passera verso l’introduzione del reato di omicidio stradale trova d’accordo anche la Fondazione ANIA.

Le recenti dichiarazioni del Ministro dei Trasporti Corrado Passera, che ha aperto al reato di omicidio stradale, ha trovato l’immediato parere favorevole la Fondazione ANIA, la stessa che da tempo di batte affinché il codice penale italiano venga modificato prendendo in considerazione i reati commessi da quanti, con un comportamento irresponsabile al volante, causano la dipartita di altri utenti della strada.

Secondo le parole di Passera, il Governo sta prendendo in considerazione l’introduzione del reato di omicidio stradale, il quale dovrebbe essere configurato per i casi in cui si causa un incidente con vittime sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o con un tasso di alcol nel sangue superiore all’1,5 g/l.

La Fondazione ANIA ha spiegato, tramite le parole del segretario generale Umberto Guidoni, che “È tempo che si modifichi il codice penale, introducendo una fattispecie normativa che regoli il reato di omicidio stradale. Siamo convinti che sia necessario fornire ai giudici uno strumento che renda certa la pena nei confronti di chi commette quelli che, in taluni casi, sono dei veri e propri omicidi. Accogliamo, quindi, con grande favore le parole del Ministro Corrado Passera, sull’apertura nel valutare l’introduzione del reato di omicidio stradale all’interno del codice della strada”.

Guidoni conclude quindi aggiungendo che è “socialmente inaccettabile che episodi di questo genere rimangano impuniti: mettersi alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe significa, infatti, trasformare scientemente l’auto in un’arma impropria, con l’altissima probabilità di uccidere”.

Le pene relative al reato di omicidio stradale andrebbero da un minimo di 8 a un massimo di 18 anni di reclusione e si spera che possano essere un valido deterrente verso i numerosi comportamenti irresponsabili tenuti alla guida.

 

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