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Nuovi incentivi auto elettriche 2025: c'è una data da segnare in calendario

Di Simone Fiderlisi
Pubblicato il 15 set 2025
Nuovi incentivi auto elettriche 2025: c'è una data da segnare in calendario
Incentivi auto elettriche 2025: requisiti, importi, date di partenza, limiti ISEE e tutte le novità dell’Ecobonus dal 15 ottobre.

Una vera e propria rivoluzione sta per investire il mondo della mobilità sostenibile in Italia: dal 15 ottobre 2025, i nuovi incentivi auto elettriche promettono di cambiare le regole del gioco per chi sogna di abbandonare il motore termico e passare ai veicoli elettrici. Con un fondo da ben 597 milioni di euro e una platea di circa 39.000 auto a emissioni zero pronte a beneficiare di questa spinta, il panorama automobilistico nazionale si prepara a una svolta senza precedenti.

Non è un caso che, già da settimane, si respiri un’aria di attesa tra gli addetti ai lavori e i potenziali acquirenti: la piattaforma Sogei, vero cuore operativo della misura, sarà pronta a metà ottobre, ma le concessionarie potranno accreditarsi dal 12 settembre, così da farsi trovare pronte all’appuntamento. Tuttavia, non tutto è oro quel che luccica: il nuovo ecobonus introduce criteri più selettivi rispetto alle edizioni precedenti, innescando una serie di reazioni a catena che stanno già animando il dibattito tra consumatori, operatori e istituzioni.

Tra le novità più dirompenti, spicca il requisito della residenza nelle cosiddette aree urbane funzionali (FUA): una scelta che, di fatto, esclude dalla corsa agli incentivi circa la metà degli italiani, restringendo il campo ai territori maggiormente esposti alle problematiche legate all’inquinamento atmosferico. Una decisione che fa discutere, ma che il Governo difende con forza, sottolineando la necessità di concentrare le risorse dove l’impatto ambientale è più evidente e dove il passaggio ai veicoli elettrici può davvero fare la differenza.

Ma non è tutto: per poter accedere agli incentivi, sarà obbligatorio procedere alla rottamazione di un’auto fino a Euro 5. Un requisito che, se da un lato incentiva il rinnovo del parco circolante, dall’altro rappresenta una barriera per chi non possiede un veicolo da rottamare o dispone già di un’auto relativamente recente. È chiaro che la volontà sia quella di premiare chi contribuisce attivamente alla riduzione delle emissioni, ma la selettività della misura rischia di lasciare indietro una fetta non trascurabile di potenziali beneficiari.

Incentivi auto elettriche, occhio all’ISEE

Il nodo centrale, però, resta quello dell’ISEE: il nuovo schema di incentivi prevede un contributo di 11.000 euro per chi presenta un indicatore fino a 30.000 euro, mentre chi si colloca nella fascia tra 30.000 e 40.000 euro potrà contare su un bonus di 9.000 euro. Chi supera questa soglia, invece, dovrà mettersi l’anima in pace: nessun sostegno, almeno per ora. Un approccio che mira a privilegiare le fasce economicamente più fragili, ma che non manca di suscitare perplessità tra chi, pur avendo un ISEE leggermente superiore, si trova comunque in difficoltà nell’affrontare l’acquisto di un’auto elettrica.

Altra limitazione da non sottovalutare riguarda il prezzo delle vetture: il bonus è riservato ai modelli che non superano i 35.000 euro più IVA, ovvero 42.700 euro. Una soglia che indirizza il mercato verso le proposte più accessibili, lasciando fuori dalla partita i modelli premium e spingendo le case automobilistiche a puntare su soluzioni più “popolari”. Per chi aspira a una mobilità sostenibile senza rinunciare a comfort e tecnologia, la scelta si fa dunque più ristretta, ma la strategia è chiara: favorire la diffusione capillare dei veicoli elettrici nelle fasce di popolazione che ne hanno più bisogno.

Non mancano, poi, novità dedicate alle microimprese: anche queste realtà potranno accedere agli incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici delle categorie N1 e N2, con contributi che arrivano fino a 20.000 euro per veicolo, entro il limite del 30% del costo d’acquisto. Un’opportunità che potrebbe rivelarsi strategica per tante piccole aziende che vogliono investire in una flotta più green e ridurre i costi di gestione nel lungo periodo.

Il settore automotive, dunque, si trova di fronte a una nuova fase di transizione, sospeso tra grandi aspettative e inevitabili polemiche. Da un lato, le associazioni dei consumatori puntano il dito contro la “eccessiva selettività” delle misure, che rischiano di penalizzare proprio chi vorrebbe contribuire alla rivoluzione green ma si trova escluso per un dettaglio burocratico o per una soglia di reddito superata di poco. Dall’altro, il Governo ribadisce la necessità di utilizzare le risorse in modo mirato, privilegiando le aree urbane funzionali e i cittadini con maggior bisogno di sostegno economico.

In attesa della pubblicazione ufficiale dell’elenco dei veicoli incentivabili, l’attenzione degli operatori e dei consumatori resta altissima. Il mercato delle auto elettriche si prepara a una stagione di profondi cambiamenti, in cui ogni dettaglio potrà fare la differenza tra il successo e il flop dell’iniziativa. Una cosa è certa: il tema degli incentivi auto elettriche continuerà a far discutere, dividendo l’opinione pubblica tra entusiasti e scettici, ma rappresentando comunque un passo avanti verso una mobilità più sostenibile e inclusiva per tutti.

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