Nuova Honda E: caratteristiche e segreti di telaio e powertrain elettrico

Francesco Giorgi
14 Giugno 2019
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Com’è fatta “sotto” la simpatica citycar a zero emissioni attesa sul mercato nel 2020? Lo anticipa un approfondimento tecnico che ne evidenzia l’inedito engineering.

Nella progettazione dei telai, il tecnico deve tenere in considerazione più fattori, tutti funzionali all’ottimizzazione dinamica dell’autoveicolo: un obiettivo, quest’ultimo, che assume ulteriore importanza per l’auto elettrica. Nella definizione dei pianali da destinare ad impieghi “zero emission”, appare infatti essenziale il rispetto di un “capitolato” che comprenda voci quali ideale collocazione delle batterie in rapporto alle dimensioni del corpo vettura, un baricentro adeguatamente basso in ordine di migliorare guidabilità e maneggevolezza della vettura, un posizionamento dell’unità motrice elettrica che sia in grado di erogare la potenza alle ruote in maniera più diretta possibile e contribuire, così, a perfezionare la risposta dinamica dell’autovettura. A ciò, si aggiunge la parallela definizione delle masse non sospese (gruppi ruota, impianto frenante, sospensioni e ammortizzatori), che devono rispettare determinate esigenze di peso e semplicità di realizzazione e di impiego dei materiali.

Honda E: capofila di una nuova lineup 100% elettrica

Si tratta di una serie di atout “universali”, che trovano ulteriore ragione d’essere – dal punto di vista strategico – nei programmi di posizionamento delle vetture 100% elettriche “new gen”, per le quali i tecnici devono oltremodo rispettare precise indicazioni di economia di scala.

Ascolta “Intervista a Simone Mattogno, Direttore Generale di Honda Motor Italia. “Lo stand Honda al Parco Valentino”” su Spreaker.

Appare dunque interessante l’analisi tecnica che Honda svolge in queste ore, in merito al “progetto” Honda E, la “supercompatta” 100% elettrica anticipata lo scorso marzo al Salone di Ginevra in veste di prototipo ed ufficialmente svelata, nella prima metà di maggio (qui il nostro approfondimento), ad arricchire con una proposta tutta nuova il “new deal” Honda all’insegna della mobilità sostenibile rivolto verso un’ottica a breve-medio termine, che si riconduce a due grandi “filoni”: entrambi, fra l’altro, inseriti nelle strategie Honda che prevedono la commercializzazione in Europa, entro il 2025, di modelli a propulsione esclusivamente elettrificata. Nello specifico, la conferma relativa all’adozione della tecnologia ibrida di nuova generazione i-MMD per la nuova serie di Honda Jazz, ed il vicino debutto della interessante Honda E dalla simpatica immagine esteriore e dalle inedite tecnologie di telaio e powertrain.

Honda E: riflettori puntati sulle tecnologie di bordo

I riflettori puntati dai tecnici del colosso giapponese sull’impostazione di piattaforma sviluppata per Honda E di prossima commercializzazione (sulla scorta di quanto appreso a Ginevra 2019, Honda annuncia di avere già ricevuto 31.000 manifestazioni di interesse online (qui il link corporate), e ne conferma altresì l’avvio in produzione per la seconda metà di quest’anno: ciò suggerisce di ipotizzarne alla prima metà del 2020 il debutto sul mercato), pongono l’accento, innanzitutto, sull’attenzione agli ambienti urbani per l’engineering della nuova piattaforma EV.

L’obiettivo è, ovviamente, offrire all’”elettro-automobilista” una guida “Sempre appagante e reattiva”. In questo senso, e nello studio di un primo “spaccato” messo a disposizione da Honda, è possibile notare l’adozione di quattro sospensioni indipendenti – realizzate in alluminio per ridurne il peso – ed il posizionamento, perfettamente centrale e ribassata rispetto al “pavimento” di Honda E rispetto all’interasse, del pacco batterie agli ioni di litio da 35,5 kWh. In questo modo, si ottengono a livello di piattaforma una distribuzione dei pesi esattamente centrata (50 : 50) ed un baricentro più spostato verso terra, a tutto vantaggio della manovrabilità e della stabilità della futura “e-citycar” di Honda. Da segnalare, inoltre, la posizione del motore elettrico, che trasmette la trazione al retrotreno attraverso corti semiassi (bene!) che consentono un più diretto trasferimento di potenza.

Ricarica semplice ed agevole

La “presa” di ricarica delle batterie viene collocata sul cofano, in modo da consentire agevoli operazioni di sosta agli “hub” frontalmente e lateralmente. Inoltre, indica Honda, una spia a Led, visibile sul pannello in vetro, consente un costante ed immediato controllo dello stato di carica delle batterie. A questo va aggiunto il display del doppio schermo touch sulla plancia abitacolo, funzionale alla visualizzazione dello stato di carica della batteria e, attraverso un grafico ad hoc, del flusso di energia del propulsore, del livello di ricarica e della rigenerazione ottenuta dal sistema frenante.

Honda E: 100 CV, 200 km di autonomia, ricarica rapida

In materia di versatilità di impiego ed economia complessiva di gestione, pur essendo presto per affrontare analisi di costi/benefici non avendo a disposizione (arriveranno più avanti) i dettagli relativi a prezzi di vendita e potenza e coppia motrice rispetto ai quali indichiamo quanto annunciato a suo tempo dai vertici Honda (“Oltre 100 CV e 300 Nm di coppia massima”), i tecnici del big player giapponese preferiscono, al momento, focalizzare l’attenzione del pubblico sull’autonomia a ciclo WLTP dichiarata per Honda E (“Oltre 200 km”) e sulle performance di ricarica. Nella fattispecie, l’accumulatore agli ioni di litio ad elevata capacità, da 35,5 kWh può essere ricaricato “Utilizzando una presa di ricarica CA di tipo 2 o una presa di ricarica rapida CCS2 CC”; quest’ultima consente di avere a disposizione l’80% di energia in 30 minuti. Quanto basterebbe, cioè, al soddisfacimento degli spostamenti urbani quotidiani. Adeguata agli impieghi per i quali Honda E è stata progettata, anche la percorrenza di marcia: 200 km consentono di avere a disposizione il veicolo per qualsiasi tragitto metropolitano, o inter-city. Se, poi, si tiene in considerazione la ricarica “fast-charge” di mezz’ora, ai 200 km “standard” si aggiungono ulteriori 150 km, in modo da poter contare su 350 km. È chiaro che, qualora si debbano affrontare viaggi più lunghi, è meglio scegliere altri tipi di trasporto, come il treno ad alta velocità.

Honda E: rientrerà nei modelli che hanno diritto all’ecobonus?

Rimane da scoprire il prezzo di vendita, ovviamente non ancora comunicato: considerate le caratteristiche della vettura, è possibile ipotizzare che Honda E venga messa in vendita ad una cifra inferiore ai 50.000 euro + IVA che rappresentano la soglia massima per avere a disposizione l’ecobonus di 4.000 euro (o 6.000 euro in caso di rottamazione: qui la nostra guida all’Ecobonus 2019) per l’acquisto di un’auto elettrica, che resterà in vigore tanto nel 2020 quanto nel 2021.

Honda e-Prototype: le immagini ufficiali

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