![Alfa Romeo, Cassino](https://cdn.motori.it/EKLaKWXI09RpbhJEuLrF91woWAQ=/720x495/smart/https://www.motori.it/wp-content/uploads/2019/05/cassino.jpg)
Il calo delle vendite di Alfa Romeo ha costretto FCA a ricorrere ancora una volta alla cassa integrazione per l’impianto di Cassino.
La cassa integrazione torna a far capolino presso lo stabilimento Alfa Romeo di Cassino. La decisione segue il fermo alla produzione durato dal 18 aprile al 7 maggio ed è stata comunicata dalla stessa Fiat Chrysler Automobiles alle organizzazioni sindacali.
A causare il ricorso alla cassa integrazione è ancora una volta lo scarso volume di vendite dei modelli Alfa Romeo negli ultimi mesi, per cui l’azienda ha sentito nuovamente la necessità di bloccare gli impianti per allineare la produzione al calo della domanda registrato.
I fermi produttivi di Cassino sono previsti per il 3, 4, 10, 14 e 17 giugno e riguarderanno tutti i modelli prodotti nello stabilimento, ovvero l’Alfa Romeo Giulia, la Giulietta e il SUV Stelvio.
La fabbrica laziale è al momento interamente dedicata alla gamma del Biscione e servirà quindi l’esordio del SUV compatto Maserati, atteso nel 2021, per diversificare la produzione e svincolarsi così dall’andamento delle vendite del marchio di Arese. A tal riguardo, va segnalato che nei primi tre mesi del 2019 Alfa Romeo ha registrato un calo delle consegne del 40,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.