Il campione australiano non ha intenzione di correre le ultime due gare del mondiale di Formula 1 su una vettura definita “maledetta” e vuole lasciare il volante a Gasly.
Difficile trovare una spiegazione logica a quanto sta succedendo a Ricciardo in un campionato di Formula 1 dove, quando ha potuto, ha dimostrato per l’ennesima volta il suo immenso potenziale, e dove ha raccolto la bellezza di 8 ritiri. L’ultimo, quello in Messico, per problemi idraulici, gli ha fatto perdere il sorriso, che per uno come lui è qualcosa di emblematico.
Infatti, dopo l’ennesimo ritiro ha espresso la volontà di chiudere anzitempo il rapporto con la Red Bull per lasciare il posto a Gasly che guiderà la sua vettura nella prossima stagione. Si tratta di una decisione che rispecchia l’enorme frustrazione che affligge l’australiano costretto a vivere da separato in casa da troppo tempo.
La scarsa considerazione di Helmut Marko, che ha voluto ergere a prima guida Verstappen, si scontra con il talento di Ricciardo che in Messico sul giro secco ha mostrato ancora una volta di non valere meno del suo compagno di squadra tanto osannato dalla Red Bull e dal mondo della Formula 1 ma con un rendimento inferiore a quello di Daniel.
E’ un peccato che un pilota del genere sia costretto a subire un trattamento così ingiusto, non a caso quando ha siglato la pole, togliendo la soddisfazione ad un Verstappen infuriato, Marko ha ribadito che in Renault dovrà aspettare molto prima di farne un’altra. Ecco, parole che sottolineano la situazione di un rapporto ormai al capolinea e la decisione di Ricciardo di andar via il più presto possibile dalla Red Bull.
Vedremo se nelle prossime gare correrà ancora o se realmente lascerà il posto a Gasly, ma è chiaro che Ricciardo in Red Bull ha dimostrato, negli anni, di non essere inferiore a Vettel né a Verstappen, quindi il presente e il futuro della Formula 1 li ha già sconfitti, ed è un peccato che non abbia una monoposto all’altezza per sfidare Hamilton. La speranza è che la Renault cresca in maniera esponenziale, in modo che possa rispondere in pista alle provocazioni di Marko.
In molti l’avrebbero voluto in Ferrari, ma Vettel non ne sarebbe stato contento, alla Mercedes Hamilton soffre altre prime guide, come dimostra il mondiale vinto da Rosberg nel 2016, e a quanto pare anche alla Red Bull non vogliono un pilota troppo veloce accanto a Verstappen, così Ricciardo continua a non avere una chance mondiale quando la meriterebbe tutta.