F1 Gran Premio di Francia – Qualifiche: il ritorno di Hamilton

Francesco Parente
23 Giugno 2018
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HAMILTON 8

La Mercedes fa doppietta, per la Ferrari solo Vettel “tiene botta”. Onore a Leclerc, ottavo con l’Alfa Romeo Sauber. Domani strategie diverse tra Mercedes e Ferrari.

Trends: Formula 1

Ottava prova del Mondiale di Formula 1 2018, il Circus fa tappa in Francia, sul tracciato di Le Castellet, dove le prime sorprese sono arrivate da condizioni meteo particolarmente piovose. A pochi minuti dalle qualifiche ufficiali il cielo sembrava minaccioso, ma la pioggia tardava a precipitarsi su piloti e addetti ai lavori. L’ultima notizia che risaltava alla ribalta della cronaca, prima dell’accensione dei motori, riguardava l’inchiesta sulla ruota persa il venerdì da Perez: Force India multata di 15.000 Euro (più 85.000 Euro con condizionale) perché recidiva, anche se è stato riconosciuto non si sia trattato di un errore, quanto piuttosto di una carenza tecnica.

Partita la Q1, subito tutti i piloti in pista tranne quelli dei top team: Gasly faticava a gestire la sua monoposto, mentre il timore della pioggia scrosciante si avvicinava sul circuito. Top driver dentro: Kimi si metteva subito davanti, seguito dalle due Mercedes di Hamilton e Bottas, poi Verstappen (che confidava tanto in qualifiche bagnate) ma che si metteva in pole a dimostrazione di una Red Bull in netta crescita. La pista si migliorava e Hamilton impartiva nuovi riferimenti; in ombra Vettel, che inizialmente non andava oltre il sesto tempo pagando otto decimi dal rivale per il Campionato. Paura per Stroll, ultimo, che andava dritto in una curva veloce “impennando” la sua disastrosa Williams, che condannava anche il compagno Sirotkin alla penultima posizione. Con loro due uscivano fuori dalla Q2 anche (in ordine di tempo) Alonso (che frustrazione per lui dopo aver vinto a Le Mans), Hartley e Vandoorne.

Via alla Q2 e subito tutti in fila in pit lane per sfuggire alla pioggia: le Ferrari andavano su ultrasoft, le Mercedes su gomma rossa, idem le Red Bull, strategie diverse ma l’obiettivo per tutti era qualificarsi prima dello “scroscione”. Primo round e super tempone di Hamilton, seguito da Bottas ma distaccato di 5 decimi; poi Raikkonen (ma distaccato di un secondo e mezzo!) Grosjean, Sainz, Verstappen, Ricciardo, Vettel, Gasly e Magnussen. Quando mancavano 3 minuti ancora tutti dentro: le Mercedes stavolta montavano le ultrasoft, dietro di loro le Ferrari, qualche pilota già in pista confermava che l’asfalto era veloce. Le Rosse mettevano il fiato sul collo di Hamilton, che però, così come le due Red Bull, abortivano il giro per partire la domenica con le super soft (rosse). Risultato pazzesco per Leclerc: per la prima volta nella sua carriera in Formula 1 portava l’Alfa Romeo Sauber in Q3! Andavano fuori Ocon, Hulkenberg, Perez, Gasly ed Ericsson.

Saliva la tensione, iniziava la Q3! Tutti fuori con le ultrasoft, il primo a lanciarsi era Vettel, che si avvicinava negli intermedi al tempo di Lewis in Q2, che a sua volta però si confermava velocissimo. Nel primo tentativo e per soli 95 millesimi Hamilton si metteva davanti a Bottas, poi Vettel distaccato dal primo di quasi 2 decimi, poi le due Red Bull e Raikkonen ma all’improvviso l’immagine di Grosjean a muro! Quante occasioni perse dalla Haas in queste prime 8 gare! Bandiera rossa, il pilota stava bene e rientrava ai box, pare sia stata colpa sua, mettendo la vettura sui cordoli con troppa irruenza. 6 minuti alla fine, Raikkonen andava all’arrembaggio ma ancora una volta nel momento decisivo commetteva un errore e si vedeva costretto a rinunciare al suo giro, ma intanto in pista arrivavano tutti gli altri…si apriva la sfida per la pole position! Bottas migliorava la sua prestazione, Vettel a livello del suo miglior giro, Kimi si rilanciava, Lewis non trovava il ritmo ma nel finale colpo di scena con i due della Mercedes che si rubavano la pole! Finiva così la Q3: pole per Hamilton, poi Bottas, Vettel, Verstappen, Ricciardo, Raikkonen, Sainz, Leclerc, Magnussen e Grosjean. Come in Spagna la Mercedes è tornata devastante, Hamilton (alla sua 75° pole position, 10 più di Senna) e Bottas in grande forma, Ferrari meno performante ma con un passo gara sempre di livello. Peccato (come al solito) per un Kimi distratto, assente nei momenti decisivi, mai convincente alla guida della sua Rossa. Mine vaganti le due Red Bull e, non smetteremo mai di dirlo, un grande Leclerc ha illuminato la passione di tutti, tifosi e addetti ai lavori, portando (storicamente) la sua Alfa Romeo Sauber in ottava posizione.

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