General Motors ha acquisito da un’azienda paragovernativa Usa la tecnologia per costruire batterie ad elevata autonomia per auto elettriche.
General Motors ha acquisito da un’azienda paragovernativa Usa la tecnologia per costruire batterie ad elevata autonomia per auto elettriche.
Il colosso statunitense General Motors ha reso noto di aver acquistato la tecnologia necessaria ad aumentare di almeno il 50% l’autonomia della Chevrolet Volt.
L’operazione è il frutto di un’accordo con l’azienda governativa Argonne National Laboratory che ha creato un pacco batterie in grado di allungare l’autonomia dei veicoli elettrici, fino al doppio rispetto ad oggi.
General Motors, insieme all’azienda sudcoreana LG Chem che produce le batterie per la Volt, ha comunque dichiarato che serviranno ancora alcuni anni per rendere applicabile su larga scala la nuova tecnologia.
Attualmente, l’autonomia della Volt è di poco più di 60 km. Una volta scaricata la batteria, interviene un normale motore a benzina. L’obiettivo del management GM è di dare la spinta definitiva alla commercializzazione delle auto elettriche che, nonostante gli incentivi governativi federali pari a circa 5.000 euro per veicolo acquistato, non è decollata come si sperava forse anche a causa dell’alto prezzo di vendita (per la Volt e la Nissan Leaf, raggiunge oggi i 40.000 e i 33.000 dollari).[!BANNER]
La Argonne ha detto di essere intervenuta sulla parte di batteria chiamata catodo, responsabile di immagazzinare l’energia della ricarica. L’azienda Usa avrebbe creato una sostanza con un mix di litio e ossidi di metallo arricchiti di manganese in grado di aumentare la capacità della batteria.