Fumata nera per il contratto Fiat nello stabilimento di Mirafiori: i sindacati di Fim, Uilm e Fiom non hanno trovato un accordo.
Fumata nera per il contratto Fiat nello stabilimento di Mirafiori: i sindacati di Fim, Uilm e Fiom non hanno trovato un accordo.
Fumata nera nell’incontro tra le tre organizzazioni sindacali Fim, Uilm e Fiom sul contratto da applicare ai lavoratori dello stabilimento Fiat di Mirafiori: le distanze tra le 3 sigle restano ampie e, a quanto pare, incolmabili. Da una parte ci sono i “possibilisti” racchiusi nelle due prime confederazioni, dall’altra gli irriducibili della Fiom, che non vogliono nemmeno sentir parlare di piano Marchionne e di organizzazione del lavoro che replichi all’ombra della Mole quanto avviene nello stabilimento di Pomigliano d’Arco. L’unico punto in comune tra le 3 parti è il mantenimento del contratto collettivo di lavoro.
“C’è un’idea completamente diversa su come si difende il contratto nazionale e su quello che siano contenuti contrattuali” ha detto Giuseppe Farina, numero uno della Fim, il quale ha aggiunto che la flessibilità e l’esigibilità degli accordi sono punti che vedono divisi i sindacati. “Si può anche accettare una gestione transitoria dei contratti, purché presto si ritorni alla normalità garantendo ai lavoratori tutti i diritti”.[!BANNER]
Per Maurizio Landini di Fiom, invece, non ci sarà mai un accordo se si accetta che ai lavoratori di Mirafiori si applichi lo stesso contratto di Pomigliano, che contiene elementi “che non possiamo accettare, come quello sulla malattia, sulle pause e sul diritto di sciopero”.
In ogni caso, le trattative continueranno nelle prossime settimane, con pausa soltanto per… mangiare il panettone o il pandoro a Natale.