Il Motor Show chiude con 280.000 visitatori. Appuntamento al 2018

Francesco Giorgi
11 Dicembre 2017
83 Foto
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Grande successo per il format che riunisce spettacolo, competizioni e novità di mercato, arricchito da nuove iniziative dedicate all’hi-tech e alla didattica.

Il Motor Show 2017 ha confermato le attese della vigilia. Dopo l’edizione 2016, quella del grande rilancio e che aveva chiuso con un afflusso di oltre 200.000 visitatori, la rassegna di BolognaFiere che si è conclusa nel tardo pomeriggio di ieri (domenica 10 dicembre) con una finale del Memorial Bettega da cardiopalma (il giovanissimo – appena 17 anni! – “figlio d’arte” Kalle Rovanpera si è imposto sul pari erede Oliver Solberg dopo un clamoroso capottamento di quest’ultimo), ha tenuto fede alle aspettative degli organizzatori, per i quali la riproposizione degli ingredienti chiave che costituiscono l’humus sul quale proporre eventi e novità unita alle numerose novità di mercato, ad una nutrita presenza di auto storiche, all’inedito concept che ha permesso agli appassionati di toccare con mano le varie discipline dell’automobilismo e del motociclismo sportivi, costituiva la base sulla quale puntare ai grandi numeri. E il grande ingranaggio della settimana bolognese all’insegna dello spettacolo a motore ha funzionato al meglio.

Gli enthusiast non resteranno “ovviamente” a bocca asciutta: il Motor Show 2018 andrà in scena fra dodici mesi. L’appuntamento, quindi, è già fissato.

Ecco alcune cifre, per iniziare. Il Motor Show 2017 sul quale i riflettori del comparto automotive internazionale sono stati puntati da sabato 2 a domenica 10 dicembre, ha raggiunto i 280.000 visitatori, vale a dire oltre il 20% in più rispetto allo scorso anno. Gli espositori sono stati 370, su una superficie di 80.000 metri quadri complessivi estesi su 11 padiglioni, tre aree test drive, tre piste esterne, una pista coperta per i Kart.

Le Case auto che hanno esposto nei padiglioni del complesso fieristico di Bologna le rispettive novità (500 autovetture in totale) sono stati 25 (nell’ordine: Ferrari, Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Jeep, Abarth, Mopar, Peugeot, Citroen, Ds, Hyundai, Kia, Volvo, Honda, Tesla, Suzuki, Ferrari, Lamborghini, Militem, Cadillac, Corvette, Chevrolet, Bentley, McLaren, Maserati). A questo nutrito parterre si sono aggiunti alcuni Costruttori che hanno preferito un approccio unicamente “dinamico” con il pubblico: SsangYong, Toyota, Mitsubishi, presenti nelle aree Test Drive e 4×4; e Ford, che ha partecipato attraverso i meeting aperti a tutti i possessori e appassionati di Mustang e Focus RS. A disposizione del pubblico, sono stati più di 100 i modelli pronti per essere provati “sul campo” (vale a dire, appunto, con i test drive, che – indica una nota diramata dagli organizzatori – sono stati migliaia), segno che il pubblico, pur nel pieno dell’era digitale e della realtà virtuale, quando si trova di fronte a una novità di mercato, vuole toccarla, sentirla. Provarla, appunto.

Anche il settore moto (130 modelli esposti) ha fatto registrare una ampia partecipazione di Case costruttrici: segnatamente, Harley Davidson, Suzuki, Honda, Quadro, Red Moto, nonché il Gruppo Buscaroli per Triumph e Bmw. Proprio il settore delle “due ruote” ha confermato di potere, come sempre, viaggiare in maniera complementare alle auto: i test drive, la presenza degli specialisti di free-style e l’esposizione della Ducati Moto GP di Andrea Dovizioso nonché della Suzuki di Andrea Iannone lo confermano. Da sottolineare che proprio Ducati e Suzuki erano presenti nell’area “The World of Motorsport”, una delle novità di rilievo per il Motor Show 2017, nella quale le porte delle competizioni si sono aperte agli appassionati, che hanno avuto l’opportunità di vedere da vicino il “dietro le quinte” dei paddock, grazie alla presenza delle monoposto Toro Rosso (F1), Prema Power Team (F2), Ferrari 488 AF Corse (Ferrari GT). E ancora: le gare di velocità animate da Alfa Romeo 4C Club Italia, Ferrari Challenge, GTA Historic Challenge By Scuderia Portello, Porsche Carrera Cup Italia, Trofeo Italia Gran Turismo, Historic Challenge By Scuderia Bologna, Trofeo TRC Italy, Trofeo Abarth Selenia, Trofeo Italia Sport Prototipi, Nascar Whelen Euro Series; le gare rally (il Memorial Bettega, oltre a Trofeo Italia Rally R5, Trofeo Italia Rally Terra Yokohama, Trofeo Italia Rally 2RM, Trofeo Italia WRC, Trofeo Rally Suzuki, Trofeo Italia Rally Autostoriche 2RM e 4RM, Trofeo Pucci Grossi Night Sprint); le competizioni di moto (Woman Motor Show Cup, Arenacross – Supercross Int.M.S. Cupa, Quadcross Trofeo Motor Show, Sidecar Cross Motor Show Cup, Trofeo Red Supermoto, MX Epoca GR 5, Superstars) e le esibizioni nelle aree esterne.

Da segnalare l’attenzione al comparto auto, alle relative tecnologie di sviluppo e ai mercati, contrassegnato da “Open Innovation Hub”, nuova realtà dedicata alla mobilità del futuro. Una presenza, questa delle aree aperte ai più giovani e ai “baby tecnici” appassionati di motori e di nuove tecnologie, inaugurata nel 2016 e che quest’anno è stata confermata negli spazi di incontro fra Università e start-up, un Hackathon e tre Digital Lab che hanno coinvolto un centinaio di studenti. Oltre a questo, il Motor Show 2017 ha visto la presenza di una trentina di aziende dell’indotto e dell’aftermarket, di oltre 2.300 officine indipendenti che provenivano da tutta Italia, di 34 Istituti tecnici. I ragazzi sono stati invitati a misurarsi con l’ambiente hi-tech e gli interventi di manutenzione in un Grand Prix e nel programma GM-Edu sull’avvicinamento della scuola al mondo del lavoro.

Apprezzata anche quest’anno l’iniziativa “Passione Classica Racing” (abbinata allo spazio “Passione Classica Mercato” con la compravendita di auto, moto, ricambi d’epoca e collezionismo a tema), area riservata alle auto storiche e alla più elevata tradizione motoristica italiana, che pone Bologna al centro esatto della Motor Valley, la “regione a motore” d’Italia che, per questo, oltre ad attirare centinaia di migliaia di appassionati di auto e  a qualificarsi come punto di riferimento, discussione e approfondimento per le stesse Case auto e per la filiera automotive, è stata accompagnata – accanto agli stand di ASI ed ACI Storico – dall’esposizione di auto d’epoca in assetto gara “prestate” alla rassegna da musei, collezioni private e registri di marca: dalla Alfa Romeo 155 che si aggiudicò il DTM nel 1993 alla Dallara Indycar, dalle Audi e Porsche alle “antologie” del Museo Fratelli Cozzi, del Museo dell’Auto di Torino e del Museo Nicolis.

Il tuning al Motor Show 2017

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