Aston Martin: all’asta la DB5 di Goldfinger

Francesco Giorgi
29 Ottobre 2010
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Aston Martin: all'asta la DB5 di Goldfinger

Battuta all’asta per circa 3 milioni euro, la Aston Martin di James Bond in “Missione Goldfinger” andrà in un museo privato dell’Ohio

Battuta all’asta per circa 3 milioni euro, la Aston Martin di James Bond in “Missione Goldfinger” andrà in un museo privato dell’Ohio

E’ stata battuta in questi giorni a Londra la Aston Martin DB5 “JB007” diventata celebre per essere la co-protagonista di due pellicole della saga di James Bond, “Missione Goldfinger” “Thunderball”.

L’attesa asta organizzata da Sotheby’s ha fruttato al precedente proprietario, Jerry Lee, una somma equivalente a 3 milioni di euro (inferiore, dunque, ai 3 milioni e mezzo che ci si aspettava), pagata dal collezionista americano Harry Yeaggy. La vettura è l’unica “superstite” delle due realizzate nel 1964 (l’altro esemplare venne trafugato nel 1997). Ora la rara Aston ha preso la via dell’Ohio, ma non si tratterà di un trasferimento molto lungo: il precedente proprietario è infatti già residente negli USA.  

All’epoca del suo arrivo nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, l’elegantissima DB5 di James Bond rimase indissolubilmente legata all’immagine dell’agente segreto impersonato da Sean Connery. Il motivo principale è da ricercare nella lunga lista di accessori con i quali era stata equipaggiata: gallettoni estraibili alle ruote, targhe girevoli, mitragliatrici che spuntavano dagli indicatori di direzione anteriori, il dispositivo posteriore che spargeva olio e quello per creare una cortina fumogena, la lastra antiproiettile estraibile posteriore e il leggendario sedile del passeggero eiettabile.

Tutti i comandi, perfettamente funzionanti (a parte le mitragliatrici, che per ovvi motivi sono inoffensive), vengono azionati tramite una pulsantiera alloggiata sul bracciolo centrale fra i due sedili. Restano nella storia anche le numerose riproduzioni in scala che negli anni sono state realizzate. In particolare i modellini della Corgi, in scala 1:43, che presentavano le stesse modifiche della DB5 “vera”.

La DB5, dopo la realizzazione delle due pellicole, tornò in possesso dell’Aston Martin dalla Casa di produzione che l’aveva acquistata, la EON Productions. Nel 1969 fu acquistata per 12mila dollari da Jerry Lee, un finanziere e magnate televisivo di Philadelphia. Da allora, la vettura è sempre rimasta di proprietà di Mr Lee, il quale la esibì in pubblico in qualche sporadica occasione, dopo un restauro avvenuto all’inizio degli anni ’90 e costato la bellezza di 340mila dollari.[!BANNER]

Per l’Aston Martin di James Bond, dunque, la storia si ferma qui. Prima di portarla in un museo di auto dell’Ohio, Mr Yeaggy ha dichiarato che “si regalerà” un ultimo giro per le strade di Londra. Si spera che il suo nuovo proprietario deciderà, nel futuro, di mantenerla “in vita” a mostre e raduni.

Non fosse altro per le finalità benefiche della sua vendita: i proventi dell’asta, infatti, andranno interamente in beneficenza, a favore della fondazione di Jerry Lee che si occupa di lotta alla povertà.

Venduta l'Aston Martin di 007

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