BMW protezionista in Svizzera: niente acquisti fuori confine

Andrea Barbieri Carones
29 Ottobre 2010
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BMW protezionista in Svizzera: niente acquisti fuori confine

La Bmw avrebbe vietato ai dealer in Europa di vendere auto ai cittadini svizzeri, che andrebbero oltrefrontiera per risparmiare. Le autorità indagano

La Bmw avrebbe vietato ai dealer in Europa di vendere auto ai cittadini svizzeri, che andrebbero oltrefrontiera per risparmiare. Le autorità indagano

In Svizzera la Bmw è sospettata di aver attuato una politica protezionista per aver impedito ai cittadini svizzeri di acquistare le proprie vetture nei vicini paesi europei, dove godono di un cambio favorevole. In particolare, Bmw avrebbe dato ordine alla rete di vendita europea (la Confederazione Elvetica non fa parte della UE) di non vendere le sue auto ai cittadini svizzeri.

Per questo motivo la Casa bavarese è entrata nel mirino delle autorità elvetiche, che vogliono capire il motivo per cui non permette ai suoi concessionari tedeschi o austriaci la vendita a cittadini residenti o domiciliati nel Paese alpino.[!BANNER]

Le autorità di Berna indagano su un’eventuale assegnazione di zone di vendita sul territorio. Una pratica illegale per il diritto di concorrenza, che potrebbe portare a una multa fino al 10% degli introiti globali percepiti in 3 anni.

Intanto pare che la cosa risponda al vero: un portavoce Bmw, infatti, avrebbe confermato che le concessionarie europee non vendono auto a clienti “residenti in Svizzera”, i quali avrebbero cercato di trarre vantaggio dalla forza del Franco per comprare le auto in territorio tedesco o austriaco, dove i veicoli verrebbero a costare di meno.

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