Guida autonoma e alimentazione fuel cell: la piattaforma SURUS di General Motors

Francesco Giorgi
12 Ottobre 2017
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Presentata all’assemblea generale dell’esercito degli Stati Uniti, rappresenta una evoluzione del progetto di partnership GM-esercito USA finalizzata allo sviluppo di nuove tecnologie di veicolo.

Si chiama SURUS, e in una prima fase di sviluppo verrà impiegata per scopi militari: è la inedita piattaforma per alimentazione autoveicoli a celle di combustibile e a tecnologia di guida autonoma. Porta la “firma” General Motors, ed è finalizzata ad un nuovo traguardo di engineering.

La presentazione del progetto SURUS (acronimo che sta per “Silent Utility Rover Universal Superstructure”) è avvenuta, nelle scorse ore, in occasione dell’assemblea generale dell’esercito degli Stati Uniti: il meeting di Washington ha assistito al vernissage dell’innovativa tecnologia (finora allestita su un modello di veicolo), che – fra le peculiarità – è stata progettata per consentire un’ampia varietà di impieghi, semplicemente sostituendo il bodykit superiore, e in modo da consentirne l’utilizzo operativo nelle più differenti condizioni: situazioni di emergenza e calamità naturali, conflitti ma anche trasporto persone, strutture mediche e sanitarie, container per viveri.

Attualmente, il progetto SURUS (la cui tecnologia è la più recente evoluzione del sistema Hydrotec: due motori elettrici – uno per ciascun assale, serbatoi di idrogeno al centro della piattaforma per l’alimentazione di batterie al litio, 640 km di autonomia), costituisce un nuovo capitolo della collaborazione tecnica fra Chevrolet e l’esercito USA, avviata esattamente un anno fa, e che finora ha sviluppato lo ZH2, un prototipo di autocarro leggero a trazione integrale – allestito sul pickup heavy duty Chevrolet Colorado – ed alimentato a celle di combustibile: tale veicolo rappresenta un laboratorio sul quale sviluppare un tipo di tecnologia di evoluzione.

“Base di partenza” del progetto ZH2 è un innegabile vantaggio, in rapporto ad altri veicoli multipurpose sviluppati in origine per impieghi militari (l’Hummer su tutti) derivante dall’impiego di un modulo powertrain fuel cell, per l’alimentazione di un pacco batterie che fornisce al veicolo una potenza nell’ordine di 174 CV e con tempi di ricarica ultrarapidi (soltanto la sosta necessaria a “caricare” di idrogeno le celle di combustibile) anche rispetto ad una corrispondente tecnologia 100% elettrica.

Una serie di test sul campo ha permesso di rilevare come il prototipo Chevrolet Colorado ZH2 si sia rilevato ben più silenzioso e producente meno calore in confronto ad un motore a combustione interna (fattori di particolare interesse qualora si intenda evitarne l’individuazione, soprattutto durante operazioni notturne). Inoltre, il veicolo-laboratorio sviluppato da Chevrolet è in grado di operare come generatore mobile di elettricità: fino a 25 kW (grosso modo lo stesso quantitativo degli strumenti domestici di emergenza disponibili in commercio), attraverso prese standard a 120V e 240V. Di più: in virtù della tecnologia Hydrotec messa a punto da General Motors, il veicolo è in grado di garantire – quale sottoprodotto del procedimento di generazione energetica – la produzione fino a quasi otto litri di acqua potabile (due galloni USA) ogni ora: un ulteriore strumento che potrebbe essere di valido aiuto per sostenere servizi di pattugliamento più lunghi e altre operazioni nelle quali piccole unità vengano a trovarsi in assenza di un diretto supporto logistico.

Chevrolet Colorado ZR2: immagini ufficiali

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