La proposta di bloccare il traffico per smog il 28 febbraio prossimo è partita dai sindaci di Milano e Torino. Si faccia avanti chi vuole aderire
La proposta di bloccare il traffico per smog il 28 febbraio prossimo è partita dai sindaci di Milano e Torino. Si faccia avanti chi vuole aderire
Tutto il territorio corrispondente alla Pianura padana, da Torino a Venezia, potrebbe decidere per un giorno il blocco delle auto. La proposta, giunta dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, insieme a Sergio Chiamparino, sindaco di Torino, verrà discussa domani, venerdì 19 febbraio, a Palazzo Marino. All’incontro organizzato nel capoluogo meneghino, parteciperanno tutti gli amministratori delle città di Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Veneto.
In calendario domenica 28 febbraio, la misura straordinaria intende fornire un segnale importante per la lotta contro l’inquinamento, e nel contempo dare forma a un protocollo d’azione omogeneo e condiviso. Le esperienze a ordine sparso hanno infatti rivelato lacune e incongruenze, elementi che solo il confronto può cercare di migliorare. Come sempre, tuttavia, le nuove intenzioni suscitano reazioni contrastanti. Da una parte c’è l’entusiasmo degli ecologisti, come Andrea Poggio, vicepresidente di Legambiente: “Finalmente i nostri sindaci prendono per le corna il problema inquinamento e iniziano ad affrontarlo con più serietà di quanto fatto finora da governo e regioni. Ci auguriamo che questo segnale forte sia l’inizio di un nuovo colpo di reni a favore della qualità dell’aria”.
Decisamente più tiepidi i commenti negli ambienti del centrosinistra. A Milano, per esempio, si segnalano le parole di Maurizio Baruffi (Pd):”Meglio un blocco di un pugno in un occhio, ma questo non puo’ significare che fino al 28 in città dovremo continuare a respirare aria mefitica: il Comune adotti nel frattempo nuove misure contro l’emergenza in piena autonomia”.
La Moratti, in ogni caso, tira dritto. L’asse con Torino può dirsi cosa certa, al di là degli esiti che il tavolo di domani potrà produrre. “Noi e Torino effettueremo il blocco domenica 28 – ha detto il primo cittadino – Credo che questo coordinamento, deciso insieme a Chiamparino, e che parte proprio da Milano, sia molto importante perche’ e’ la prima volta che le citta’ di questa grande area si mettono d’accordo per affrontare in maniera unitaria un problema che non è legato a una sola città, ma è un problema di area vasta”.[!BANNER]
Dalla sua parte si schiera anche il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari: “Il nostro capoluogo dirà di sì al blocco come abbiamo sempre fatto da trent’anni a questa parte. Misure come queste, le targhe alterne e le zone di traffico limitato, in momenti particolarmente drammatici, servono anzitutto a sensibilizzare la gente a non utilizzare l’auto per prendere il giornale”. Aggiunge tuttavia il numero uno della Serenissima come sia “impensabile ridurre l’inquinamento attraverso provvedimenti drastici, draconiani come l’eliminazione del traffico. Non c’è nessuna bacchetta magica, servono programmazione e massima serietà. Si deve partire dal rinnovo del parco automobilistico, producendo vetture meno inquinanti. In secondo luogo dobbiamo sforzarci per applicare poi tutte le norme che sono state decise a livello internazionale dal protocollo di Kyoto in poi per ridurre le emissioni degli impianti industriali”.