Gli analisti d’oltreoceano prevedono un anno positivo per i costruttori americani dopo un 2009 tutto da dimenticare
Gli analisti d’oltreoceano prevedono un anno positivo per i costruttori americani dopo un 2009 tutto da dimenticare
Nel 2010 auto Usa alla riscossa
Lasciatosi alle spalle il 2009, per il mercato automobilistico Usa è tempo di riscossa. Le premesse ci sono tutte, nonostante la Cina punti sull’automotive dopo aver fatto suo il settore tessile.
Dopo essere andate a un passo dalla bancarotta ed esser costate ai contribuenti d’oltreoceano oltre quaranta miliardi di Euro, General Motors e Chrysler stanno uscendo dalla crisi con meno debiti, meno concessionari e contratti di lavoro più snelli.
La prima, dopo l’abbandono di Saturn e Saab e dopo il siluramento del secondo amministratore delegato nel giro di 8 mesi, punta molto sul lancio della Volt, l’elettrica che sarà immessa sul mercato alla fine dell’anno al prezzo di 30.000 Euro, da molto ritenuti eccessivo.[!BANNER]
La seconda si prepara alla riscossa con l’aiuto della Fiat, dopo un novembre da dimenticare (-38% nelle vendite rispetto a 12 mesi prima) e prima di un salone, quello di Detroit a metà gennaio, dove non saranno presentate novità. Ma in pentola bolle la 500, la piccola del Lingotto che viaggerà sulle freeway americane dal 2011.
Gli analisti e gli esperti del settore auto si mostrano ottimisti e dicono che il 2010 sarà l’anno della riscossa. Discorso diverso per Ford, l’azienda che ha superato i momenti bui del 2009 con la liquidità in cassa e senza andare a Washington a elemosinare aiuti con il cappello in mano, ottenendo in cambio il sostegno della potente stampa made in Usa, che ha risollevato le vendite catturando l’onore ferito degli americani dal New England alla California che dopo una vita sulle Shevy o sulle Dodge sono passati a una Ford.