Cinque nuovi modelli, un motore e anche un’elettrica grazie al maxiprestito
Cinque nuovi modelli, un motore e anche un’elettrica grazie al maxiprestito
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Mentre in Italia si discute se sia giusto o meno sostenere la Fiat con gli incentivi statali, in Francia si pensa soprattutto a salvare posti di lavoro e l’economia del Paese. Così, il governo Sarkozy ha deciso di concedere a Renault un prestito (al 6% di interesse) di 3 miliardi di euro, che permetterà alla casa francese di resistere alla crisi e perseguire i propri progetti strategici, in particolare con lo sviluppo di veicoli ecologici.
In cambio, Renault ha rinnovato il proprio impegno, già dichiarato nel settembre 2008 dal suo presidente Carlos Ghosn (in foto), a non chiudere nemmeno un impianto in Francia nei prossimi anni. Non sono previsti tagli al personale, almeno per quanto riguarda il 2009, e tutte le iniziative di riduzione dell’orario lavorativo e di cassa integrazione avverranno solo dopo un ampio confronto fra le parti.
L’attività industriale sarà supportata, da qui al 2012, dal lancio di cinque nuovi modelli e di un nuovo motore. L’azienda si è impegnata inoltre a progettare in Francia, non appena le condizioni saranno più favorevoli, un veicolo totalmente elettrico e a mantenere sul suolo francese le strutture di ricerca e sviluppo e le piattaforme di test.
Nel medio termine, Renault prenderà in esame anche la creazione di un centro di ricerca sui veicoli elettrici e di un sito per la produzione di batterie. Inoltre, reinvestirà i propri utili in modo da rafforzare la propria posizione finanziaria e avere le necessarie risorse per perseguire tali progetti.
Infine, la Casa francese intende dedicare particolare attenzione e supporto ai propri fornitori, senza i quali non può esserci una crescita solida: ha già ridotto i tempi di pagamento delle fatture da 90 a 60 giorni, il linea con l’Economic Modernisation Act, e raddoppiato il proprio contributo all’Automobile Investment Fund (un fondo per sostenere la competitività del settore automotive francese) da 100 a 200 milioni di euro.