La protesta partirà dal 14 giugno con la chiusura degli impianti self-service fino alla sera del 17 giugno
La protesta partirà dal 14 giugno con la chiusura degli impianti self-service fino alla sera del 17 giugno
Con il caldo e gli inevitabili aumenti del carburante in concomitanza con il grande esodo estivo, arriva la conferma dello sciopero dei benzinai fissato per il 18 giugno. Una protesta pronta a creare disagio agli automobilisti, vessati su più fronti, che si ritroveranno a dover far fronte all’ennesima beffa.
Certo, i benzinai, almeno secondo i sindacati che sostengono la linea dello sciopero, definendolo l’unico strumento utile, ovvero Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio, sarebbero danneggiati dalle compagnie petrolifere che impongono prezzi superiori a quelli delle pompe bianche, meglio conosciute come no logo.
Intanto, in attesa che il governo metta sul tavolo le sue carte, con una riforma del settore che mira a ridurre i costi e migliorare la qualità del servizio, a rivedere le forme contrattuali tra le compagnie e i gestori, e a stabilire una corretta dinamica concorrenziale, il 14 giugno inizierà la protesta con la chiusura degli impianti self-service fino alla sera del 17 giugno.
Una scelta che sarà il preludio alla vera e propria contestazione del 18 giugno e che si farà sentire sugli unici estranei alla vicenda, ovvero gli automobilisti che al momento, paradossalmente, vedono l’unica alternativa nelle stazioni di rifornimento no logo. Le uniche, nonostante tutto, a praticare dei prezzi meno esasperanti e più inclini all’attuale situazione economica.