Ali Kassai, direttore del programma I della gamma A/B di Renault, ha approfondito con Motori.it alcuni aspetti riguardanti la nuova Twingo.
Ali Kassai, direttore del programma I della gamma A/B di Renault, ha approfondito con Motori.it alcuni aspetti riguardanti la nuova Twingo.
La Twingo, giunta ormai alla terza generazione, è stata appena presentata al Salone di Ginevra in una moltitudine di colori ed allestimenti – ma solo in versione a cinque porte e con motorizzazioni a benzina. Varianti a Gasolio ed elettriche non sono previste, in quanto Renault già ha a listino la Zoe, un modello interamente elettrico, e ritiene che tornare a puntare sul benzina sia la strada da seguire su auto di questa categoria.
Il perché di questa scelta, spiega Ali Kassai, direttore del programma I della gamma A/B di Renault, è dovuto sia alle nuove norme antinquinamento, sempre più severe nei confronti dei motori diesel, sia ad un approfondito studio riguardante le preferenze della clientela, che è stata accompagnata da Renault nella vita quotidiana per capire il vero utilizzo che viene fatto delle loro auto. Per le lunghe distanze la gente ormai si affida sempre più ad aerei low cost ed al treno: l’acquirente cerca un’auto per spostamenti tendenzialmente brevi ed in ambito urbano, e trova quindi nella Twingo una particolare attenzione a dimensioni contenute (3.59 m, 10 centimetri in meno rispetto alla Twingo II) per favorire l’agilità nel traffico – grazie al raggio di sterzata di 8.65m, inferiore di oltre un metro alla media della concorrenza – un abitacolo più spazioso, versatile e con un’abitabilità migliorata, sia per trasportare passeggeri, sia per caricare oggetti fino a 2.20 m di lunghezza.
Consumi e costi di gestione ridotti sono possibili per merito dei nuovi motori a tre cilindri: l’aspirato SCe da 70 CV ed il brioso turbocompresso TCe da 90 garantiscono prestazioni scattanti.Il design innovativo – seppur con ampi richiami al passato, iniziando dalla 4CV e passando per la Renault 5 – è una brillante base di partenza, ma su eventuale richiesta del mercato ci potrebbero essere successive varianti più orientate verso una clientela attenta al design, come un’eventuale versione Initiàle, oppure una sportiva RS, per gli amanti delle piccole “pepate” appartenenti alla tradizione Renault.
L’alleanza col Gruppo Daimler
Lo sviluppo di questa vettura, con uno schema di motore e trazione posteriori del tutto inusuali per il suo segmento, è nato nel 2007, quando in Renault hanno iniziato a porsi domande riguardanti le norme di sicurezza – un concetto antitetico alla ricerca di dimensioni contenute. Purtroppo l’arrivo della crisi ha portato a un’interruzione di queste ricerche innovative, che invece è stato possibile riprendere grazie ad un’alleanza con il Gruppo Daimler. Con il lancio di vent’anni fa della prima Twingo, Renault si è subito saputa affermare in questo agguerrito segmento e al giorno d’oggi, per quanto riguardi solo il 3% delle sue vendite, ci tiene a fortificare la propria posizione nel segmento delle compatte – e questo è possibile proprio grazie alla collaborazione con Smart.
Nonostante lo schema “tutto dietro”, già presente sull’attuale Fortwo, per lo sviluppo di questa nuova piattaforma (che verrà poi utilizzata anche per Smart fortwo e forfour) si è ripartiti da zero. Per i progetti delle tre sono state create delle équipe per occuparsi dei singoli modelli, eccezion fatta per quel che riguarda il design, di modo che ognuno potesse esprimersi liberamente senza influenze da parte dell’altro. Dal punto di vista tecnico troviamo motori francesi ed una trasmissione frutto di un progetto comune; mentre è stato fatto in modo tale che i componenti visivi fossero uguali fra di loro solo nel 5% dei casi – un risultato ragguardevole per una collaborazione così stretta.
Il futuro
Renault è stata la prima ad esporsi al mercato con questa struttura innovativa, Smart la seguirà a breve. “Se ci paragonassimo ad una coppia”, dice Kassai, “si potrebbe dire che ci siamo piaciuti a vicenda; ora si vedrà se seguiranno figli in futuro. A differenza di altri marchi noi non vogliamo ampliare esageratamente la gamma rinnovandola spesso, ma dare al cliente esattamente quello che cerca – ed è proprio questa la strada che stiamo percorrendo”.