Prova sulle strade delle Alpi austriache e sul circuito del “bagnato” del OAMTC, della quinta generazione dello pneumatico invernale Michelin.
Prova sulle strade delle Alpi austriache e sul circuito del “bagnato” del OAMTC, della quinta generazione dello pneumatico invernale Michelin.
Se pensate “ma io abito a Roma, o a Barcellona, che me ne faccio degli pneumatici invernali, sulla neve non vado mai”, state facendo lo stesso errore, grave per la vostra sicurezza, che fanno la maggior parte degli automobilisti che abitano in aree a clima mediterraneo.
Le invernali non servono solo per neve e ghiaccio – che incidono ciascuno solo per il 4% nel totale (12.000 in tutta Europa) degli incidenti analizzati nello studio della cattedra di Incidentologia dell’Università di Dresda, rispetto al 35% di strada bagnata e al 57% di strada asciutta – ma appunto in tutte le condizioni di aderenza critica, che sono frequentissime anche nelle città mediterranee.
Roma per esempio, come Barcellona o, ci credereste, Helsinky ha una cinquantina di giorni di pioggia l’anno. Le probabilità d’incidente sul bagnato sono molto elevate, almeno il doppio rispetto ad una strada asciutta, e gli incidenti su terreno freddo e bagnato sono un terzo del totale di tutti i sinistri analizzati, molto più elevati quindi della % dei giorni di pioggia sul totale anno (1/7).
Dovrebbero bastare questi dati, oltre agli obblighi di legge che ormai riguardano molti paesi europei, Italia compresa, a considerare come priorità il montaggio degli pneumatici invernali nei mesi che vanno tra novembre e marzo anche nelle aree mediterranee.
Gli pneumatici sono l’unico punto di contatto del veicolo con la strada, elemento fondamentale per la sicurezza di guida. Gli invernali hanno, rispetto agli estivi, un’aderenza che in condizioni di bassa temperatura, in particolare da 7° a scendere, e sul bagnato è via via sempre più elevata.
Vuol dire ad esempio che con 7 gradi di temperatura esterna, un invernale in frenata da 50 km/h in città sul bagnato blocca oltre 1,5 metri prima, da 80 km/h oltre 4 metri, valori che fanno una differenza fondamentale sulle conseguenze del sinistro, oltre al fatto che la migliore aderenza e reattività evita spesso l’innesco stesso dell’incidente, dovuto nella maggior parte dei casi proprio a perdite di aderenza, in particolare in curva.
Sulle Alpi austriache che circondano Inssbruck abbiamo testato la quinta generazione degli invernali Michelin, l’Alpin 5. Destinato alle auto dei segmenti più diffusi, A,B e C, disponibile in 27 misure che spaziano da 195 su cerchi da 15 a 225 su cerchi da 17, il nuovo Alpin 5 rispetto al suo predecessore Alpin 4 presenta una diversa scultura del battistrada, molto intagliata (il 17% in più), con il 12% di settori in più nella scultura che migliorano l’effetto cingolo sulla neve e che favorisce un maggior smaltimento dell’acqua, limitando il pericolo di acquaplaning.
Il 16% di lamelle in più e il loro disegno garantiscono al nuovo invernale l’effetto “artiglio”, sulla neve in particolare. In ogni caso i dati certificati dal TUV Sud e IDIADA garantiscono rispetto ad Alpin 4 distanze di frenata inferiori del 5% sul bagnato e del 3% sulla neve.
L’altra componente innovativa di Alpin 5 è la mescola della gomma per aumentare in ogni condizione la superficie di contatto al suolo. Nella nuova mescola, oltre al silice elemento essenziale per la flessibilià e aderenza anche a basse temperature, Michelin ha aggiunto anche olio di girasole (!). Esauriti i temi tecnici solo un esauriente test può convalidare o meno la teoria.
Per i test di guida tre auto rappresentative dei segmenti a cui Alpin 5 è destinato – Audi A3 SPB 1,6 TDI, Volvo V40 1,6 D2, BMW 318 GT – impegnate sulle strade che da Inssbruck salgono alla stazione sciistica di Kuhtai, poi a Tarrenz, circuito di prova e di nuovo a scendere nell’impianto da asciutto e bagnato dell’Automobile Club Austriaco – OAMTC, dove si svolgono i test comparativi finali su bagnato per le prove di frenata e accelerazione sull’anello tondo.
In tutte le condizioni Alpin 5 ha offerto, anche nell’effetto guida oltre che nei risultati concreti dei test, quella sicurezza che ne fa la nuova frontiera dello Pneumatico invernale.
Sulla neve se la cava egregiamente, sull’insidioso fondo asciutto/bagnato delle curve in ombra garantisce una sicurezza rimarchevole, gran comfort, nessuna perdita di aderenza, specie in curva.
Qualunque sia la vostra auto, non risparmiate sulla sicurezza, in inverno avete bisogno di pneumatici invernali, sono fondamentali. Alpin 5 si propone come il più avanzato invernale della categoria.