A Pedavena trionfo e gloria per Simone Faggioli

nicopatrizi
22 Ottobre 2019
zio-fester

Migliuolo vince il Gruppo N, Brik primo in Gruppo A

Trends: Rally

Il CIVM 2019 va agli archivi con l’ennesima gara di altissimo livello. Simone Faggioli legittima il titolo italiano conquistato già a Caltanissetta e trionfa con la Norma M20 FC Zytek E2SC 3000. Christian Merli, con la Osella FA 30 Zytek LRM E2SS 3000, si deve accontentare del secondo posto con un divario di nove secondi. Nelle qualifiche, disputate con asfalto bagnato, Faggioli si è ritrovato in difficoltà ma in gara le condizioni del tracciato sono progressivamente migliorate permettendo al fiorentino di realizzare il “sorpasso”. A completare il podio la Osella FA 30 E2SS 3000 del trapanese Francesco Conticelli, davvero splendido sulla rampa bellunese. Precede per poco più di un secondo l’altra Osella FA 30 di Diego De Gasperi, reduce da una ottima stagione europea e dal trionfo di Alghero. Ormai il trentino, dopo una lunga gavetta, è entrato a fare parte della ristretta elite dei “big” delle Cronoscalate italiane.  Quinto Domenico Cubeda con una ulteriore Osella FA 30 E2SS 3000, mentre Omar Magliona accusa alcuni problemi con la Osella Pa21 Evo E2SC 2000 chiudendo sesto. Vince comunque la classe battendo di giustezza il corregionale Sergio Farris con la Osella Pa2000 Evo. Grande gara per il pilota e team manager potentino Achille Lombardi con la Osella Pa21 JRB, ottavo e primo in E2SC 1400 dopo due salite perfette. Non meno bravo Mirko Venturato con la Gloria C8F E2SS 1000, nono assoluto con una performance in costante crescita. Ed ora che la famiglia Glorioso tornerà ad impegnarsi ufficialmente sulle proprie vetture, le cose non potranno fare altro che migliorare… A chiudere la Top Ten la migliore delle vetture a ruote coperte, la poderosa Fiat X1/9 E2 Silhouette Oltre 3000 di Manuel Dondi autore di una corsa perfetta e capace di precedere la Norma M20 FC di Fabien Bouduban, chiaramente disorientato dall’asfalto umido. Dondi riesce a vincere il gruppo E2 Silhouette piegando la concorrenza dell’agguerrito lombardo Mauro Soretti con la Subaru Impreza e della Lotus Exige dell’idolo locale Michele Ghirardo. In GT mancano alcuni dei “big” della stagione appena conclusa e trionfa la Ferrari 488 di Maurizio Pitorri ai danni dell’immarcescibile Roberto Ragazzi anche lui su 488. Il padovano non ha avuto particolari problemi nel tenere alle spalle la Lamborghini Huracan dell’ottimo Rosario Parrino e la Ferrari 458 di Stefano Artuso, unici altri classificati tra le Gran Turismo. Peccato per l’assenza di due “big” locali quali Michele Mancin e Luca Gaetani. In Gruppo E1 successo per la Peugeot 308 Cup di Andrea Palazzo, ma fa scalpore il secondo posto con vittoria in E1 2000 di Alex Bet. Al volante di una Peugeot 205 GTI il veneto riesce persino a precedere la Bmw 320i WTCC di Erwin Pichler dato come sicuro favorito nel pre-gara. Se non altro Pichler esorcizza la sfortuna patita a Trento quando la sua Bmw fu vittima di un inqualificabile sabotaggio. In E1 1600 trionfo delle Citroen Saxo Vts della Halley Racing Team con Pauletti che precede “Tano” Turrin, mentre in E1 1400 incursione vincente di Vincenzo Ottaviani con una Peugeot 106 di Luca D’Ascenzo: sconfitti Rosato ed Alessandro Vettorel entrambi su Peugeot 106. Delusione per Antonino Oddo costretto al ritiro per noie al motore in prima manche di gara dopo prove promettenti. In E1 1600 Turbo trionfo per Deborah Broccolini con la Mini Cooper S, per la perugina uno splendido weekend con il secondo posto tra le Dame alle spalle di Daniela Ronconi velocissima con la Gloria C8P Evo divisa col marito Federico Liber. Da sottolineare poi che Marco Berardi, in campo con la Citroen C1 appartenuta proprio alla Broccolini, si è aggiudicato il secondo titolo italiano E1 1150 grazie al successo ottenuto sulla rampa bellunese: fuori gioco nella seconda manche il veloce slalomista Pisa con la A112 Abarth. In Gruppo A si esaltano i piloti locali al volante delle Skoda Fabia e Ford Fiesta R5: vince Achille Silvestrel, in arte “Brik”, con la Skoda Fabia della RB Motorsport. Secondo Maccagnan su Ford Fiesta R5 e terzo D’Agostini su Skoda Fabia. In A2000 trionfa la Renault New Clio di Ivano Cenedese mentre Sartor vince la A1600 con una Renault Clio Super 1600, auto che forse andrebbe sfruttata di più nelle Cronoscalate visto l’ottimo potenziale specialmente sul bagnato. Il dominatore della stagione del Gruppo A, Rudi Bicciato, in questa gara corre con la Mitsubishi Lancer Gruppo N ma deve inchinarsi alla bravura del Campione Europeo Gruppo N Antonino Migliuolo, sempre davanti in entrambe le manche di gara e capace di precedere tutte le vetture di Gruppo A e molti bolidi della E1. La tripletta delle Lancer Evo IX la completa Lorenzo Mercati, il figlio d’arte biturgense si rende protagonista di una corsa davvero brillante. In N1600 si registra una nuova vittoria per Fabrizio Vettorel con la “fedele” Peugeot 106 gialla. Il poliziotto bellunese è uno dei piloti più vincenti della storia della Pedavena Croce d’Aune ed anche il figlio Alessandro sembra destinato a continuare la “striscia” di successi e piazzamenti a podio. In Racing Start Plus titolo italiano per Giacomo Liuzzi con gara decisa già nella prima manche. Vito Tagliente, principale rivale del neo-campione, rompe il cambio della Mini Cooper S lungo la marcia e per di più tocca il cordolo all’ultimo tornante, lasciando sull’asfalto pezzi di pietrisco. Tagliente ottiene un tempo nettamente superiore a quello di Liuzzi e perde le residue chances aritmetiche di vincere il titolo di specialità. I due piloti pugliesi rimangono al palo nella salita decisiva e la vittoria finisce alla Mini Cooper RS Plus TB 1.6 di Romy Dall’Antonia, già fresco di trionfo nella finale del TCR Endurance al Mugello. Tra l’altro anche Dall’Antonia accusa qualche problema tecnico verso la fine della seconda manche, ma Isidoro Alastra rimane dietro per un secondo e ventuno centesimi. Terzo posto di Gruppo per il novarese Gianluca Grossi con la Renault Clio RS Plus 2000. E’un piazzamento importante che gli consente di vincere il TIVM Nord di Classe dopo un lungo, esaltante e corretto duello con la Honda Civic Type-R del valido marchigiano Luca Attorresi, solo terzo di classe alle spalle anche della Civic Type-R dell’ottimo lombardo Galbassini. Un cenno anche per la vittoria di Francesco Laffranchi in RS Plus Cup con la Alfa Romeo 147 già vincente due settimane fa a Cividale, il bresciano regola uno stuolo di Renault Clio Cup. In Racing Start trionfa la Mini Cooper SD JCW di Antonio Scappa. Il bolide curato da DP Racing vince al suo esordio in gara, precedendo la Mini Cooper S JCW RSTB 1.6 di Marco Magdalone. L’ottimo calabro si mette a sua volta alle spalle un agguerrito stuolo di avversari tutti al volante di esemplari della vettura anglo-tedesca. In RS 2.0 il ritiro per guasto meccanico della Renault Clio di Giovanni Grasso lascia a vincere il gettonatissimo pilota locale Carmelo Fusaro con la Honda Civic Type-R. Tripletta Citroen Saxo Vts in RS 1.6 con Cargnel che sorprende Lukas Kerschbaumer, visto da molti come un futuro “big” del CIVM, ed il finanziere popolese Claudio Pio sostenuto da una folta tifoseria abruzzese. In RS 1.4 tutte Peugeot 106 al via con Nicola Merli che batte il pugliese Ammirabile ed il locale Guerra; non sfigura però Giulia Gallinella quarta di classe con la Peugeot 106 di Orvieto Corse e quinta tra le Dame. Ennesima vittoria in solitaria per Marco Maffessoli con la Smart EQ Fortwo E-Cup elaborata da Arduini nel gruppo RSE; il nuovo gruppo non riesce però nell’intento di riportare in pista le vetture Elettrosolari che fino a qualche anno fa animavano gare molto tirate sia sulle salite che sulle piste d’Italia. Tra le Bicilindriche sono in tre a partire tutti su Fiat 500, e si classificano solo due con vittoria per il giovane lombardo Ettore Liberato davanti a Marco Galuppini. In Produzione di Serie e Produzione Evo si scatenano i piloti locali. La ProdS la vince il polivalente Marco Cappello con la Honda Civic Type-R davanti a due Renault: la Clio RS di Gianantonio Corso e la immortale R5 GT Turbo di Igor De March che ha prontamente risolto i problemi al cambio patiti a Cividale. In ProdS 1600 nuovo successo per Lukas Bicciato con la Honda Civic Ek4 azzurra elaborata “in famiglia”. Il giovane altoatesino, che nel 2020 potrebbe salire su una delle Mitsubishi Lancer del padre, stronca una nutrita concorrenza capeggiata da Lorenzo Accorsi, sempre al via con la Peugeot 106 appartenuta al compianto papà Giangiorgio. In ProdS 1400 il neo-nonno Luciano Acquisti trionfa con la Peugeot 106. Simone Grillo si deve accontentare dell’argento di classe con la Peugeot 205 Rally. In Produzione Evo invece nuova vittoria per la Bmw M3 E36 Oltre 3000 di Kevin Lechner, un bolide davvero potentissimo e particolarmente apprezzato dal pubblico delle Cronoscalate del Nord Italia. Da sottolineare che in questo gruppo ritorna dopo una lunga assenza Daniele Amato. Il siciliano della Vimotorsport stavolta impiega la Renault Clio Williams del fratello e sbanca la Produzione Evo 2000 chiudendo secondo di gruppo con una guida aggressiva “come ai tempi d’oro”. Per finire, uno scorcio alla gara storica che è stata innegabilmente penalizzata dalle previsioni meteo “poco ottimistiche” nei giorni precedenti la corsa. Molti piloti decidono di rinunciare ad iscriversi alla trasferta bellunese e tra questi purtroppo spiccano Emanuele Aralla con la Dallara F390 ex-Panis ed Uberto Bonucci con la Osella Pa9/90.  Sulla rampa di Pedavena i pochi “regolari” del Campionato Italiano si esaltano con Antonio Lavieri vincente sulla Ralt RT32, approfittando dei problemi tecnici che eliminano la Lancia Stratos di Fassina nella decisiva salita di gara. Dopo le prove di qualifica si era già avuto il forfait della Sala Special F3 di Mario Sala, non si sa se per motivi tecnici oppure personali. Secondo posto tra tutte le Youngtimer e vittoria in 2.Raggruppamento per la Porsche di Ildebrando Motti autore di una gara di alto livello.  Molto apprezzata la Renault 5 GT Turbo dell’altoatesino Paul Niederstatter vincitore del 4.Gruppo. Giuseppe Pezzo su Porsche 911 si impone nel 3.Gruppo mentre il gioviale bassanese Luigi Pellanda su Bmw 2000 Ti fa sua la vittoria nel 1.Raggruppamento, nonché il tempo “monstre” di Marco Stella con la Alfa Romeo GT Veloce settimo su trentacinque storiche classificate. Da segnalare infine che la Pedavena Croce d’Aune 2019 è stata l’ultima gara della carriera di Francesco “Zio Fester” Baresi. Il lombardo, quarto in E1 1600 con la Honda Civic Eg6 che è stata la sua “seconda pelle” in questi ultimi tre lustri in innumerevoli gare di CIVM e TIVM, ha deciso di appendere il casco al chiodo per godersi un meritato riposo. Una standing ovation all’ultimo tornante, nell’ultima salita di gara, ha salutato l’addio alle armi del simpatico pilota di Travagliato.

N.M.B.

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