La piccola sportiva della Casa teutonica ha ricevuto una particolare cura di ormoni capace di trasformarla in una compatta supercar.
La piccola sportiva della Casa teutonica ha ricevuto una particolare cura di ormoni capace di trasformarla in una compatta supercar.
Siete alla ricerca di una sportiva con il fascino esotico e la potenza di una Audi R8, ma avete la fobia dei parcheggi e del traffico metropolitano? Una possibile soluzione potrebbe arrivare dall’ultima creazione realizzata dal noto tuner ABT, da sempre specializzato nell’elaborazione estrema delle vetture firmate dalla Casa dei Quattro anelli.
L’elaboratore tedesco ha infatti deciso di mettere mani sulla piccola, potente e soprattutto rara Audi A1 Quattro, realizzata dal Costruttore di Ingolstadt in soli 333 esemplari. Nella versione di serie, la piccola vettura teutonica dispone di un compatto, ma potentissimo 2.0 litri TFSI capace di erogare la bellezza di da 256 CV e 350 Nm di coppia – scaricati sulla trazione integrale quattro tramite una trasmissione a sei rapporti – che le permettono uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 5,7 secondi, mentre la velocità di punta raggiunge i 245 km/h. Ovviamente le prestazioni della vettura sono accompagnate da un’estetica alquanto aggressiva che richiama molto da vicino le sportive più blasonate della gamma Audi.
Da questo ottimo punto di partenza, l’atelier di Kempten è riuscita ad ottenere una sportiva di razza capace di tenere testa a vetture ben più blasonate. Per aumentare ulteriormente le prestazioni della vettura, gli ingegneri del tuner teutonico sono intervenuti in modo mirato su alcune componenti della parte elettronica e meccanica, come ad esempio la centralina ECU, il filtro dell’aria e l’impianto di scarico, quest’ultimo sostituito con due terminali laterali dal grosso diametro, realizzati in acciaio inox. Il risultato di questo lavoro certosino ha permesso di ottenere una potenza massima di 307 CV e una coppia pari a 400 Nm (disponibili tra i 2.500 e i 5000 giri/min), valori capaci di abbassare il tempi di accelerazione da 0 a 100 km/h fino a 5,4 secondi, ovvero ben 0,3 secondi in meno rispetto alla vettura di serie, mentre i dati relativi alla velocità massima non sono stati dichiarati.
La “cura di ormoni” che ha interessato la parte meccanica della vettura si sposa con un’estetica particolarmente appariscente. La A1 Quattro sfoggia infatti paraurti caratterizzati da vistose prese d’aria e da un pronunciato splitter aerodinamico, parafanghi allargati che ospitano vistosi cerchi in lega da 18 pollici dal design a turbina e di colore bianco, mentre la zona posteriore – enfatizzata da una tinta bicolore – ospita un enorme alettone posizionato sul lunotto e un generoso estrattore d’aria che ingloba l’aggressivo scarico sportivo.