Termini Imerese, salta l’accordo con Dr Motor

Francesco Donnici
22 Giugno 2012
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Termini Imerese, salta l’accordo con Dr Motor

Il Ministero dello Sviluppo Economico archivia la pratica con il Costruttore molisano, accusato di non avere i fondi necessari per l’operazione.

Il Ministero dello Sviluppo Economico archivia la pratica con il Costruttore molisano, accusato di non avere i fondi necessari per l’operazione.

La Dr Motor non produrrà i suoi modelli nell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. A comunicarlo ai segretari generali delle sigle metalmeccaniche (Maurizio Landini della Fiom, Giuseppe Farina della Fim e Rocco Palombella della Uil) è stato il sottosegretario allo Sviluppo economico – Claudio De Vincenti – il quale ha spiegato nel dettaglio le motivazioni di questa scelta.

Secondo il Ministero infatti, il costruttore molisano di vetture low-cost non è riuscito a trovare i soldi necessari da investire nell’impianto siciliano. Al patron di Dr – l’imprenditore Massimo Di Risio – mancherebbero infatti tra i 15 e i 18 milioni di euro, e per questo motivo dopo mesi di trattative è stato escluso definitivamente dal progetto.

Ora sembra che per il rilancio della fabbrica ex Fiat si dovrà ripartire da zero: il Governo contatterà almeno 17 case automobilistiche internazionali per cercare un eventuale interesse per l’impianto produttivo di Termini Imerese. Il ministero ha inoltre assicurato che il Governo italiano metterà sul piatto circa 350 milioni di euro di soldi pubblici e che tra circa 20 giorni ci sarà un incontro con i sindacati che verranno informati sugli eventuali sviluppi con i produttori interessati all’acquisto della fabbrica. A rimetterci anche questa volta saranno gli operai che lavoravano nell’ex stabilimento del Lingotto, i quali dovranno sopportare sicuramente un altro anno di cassa integrazione, mentre per i 640 “esodati” ancora non è stata trovata una soluzione.

Dal canto suo, la Dr Motor non si arrende, smentendo categoricamente le voci che la vedono fuori dall’operazione di Termini Imerese. Secondo il portavoce del Gruppo di Macchia d’Isernia, la Dr Motors starebbe lavorando per la ricapitalizzazione, essendo già in contatto con la cinese Chery e con il Gruppo turco Mermerler, entrambi fortemente interessati all’operazione.

Prova su strada della DR2

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