Il Ministro del Lavoro Fornero incontrerà l’AD di Fiat Sergio Marchionne, al centro dei colloqui l’occupazione e il piano “Fabbrica Italia”.
Il Ministro del Lavoro Fornero incontrerà l’AD di Fiat Sergio Marchionne, al centro dei colloqui l’occupazione e il piano “Fabbrica Italia”.
Il Ministro del Lavoro Elsa Fornero incontrerà a breve l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne per discutere, in un confronto diretto, dei piani che l’azienda torinese intende mettere in atto per quanto riguarda la produzione di automobili in Italia.
Le voci parlano di un incontro la cui data non è ancora stata fissata dalle parti, ma quello che è certo è che il tema dell’occupazione rimane uno dei più caldi tra quelli che animano la scena politica italiana, ragion per cui l’incontro delle istituzioni con i vertici del Lingotto non sembra dover tardare più di tanto, anche grazie alla disponibilità annunciata più volte dal numero uno di Fiat, che da Detroit, dove si trova in questi giorni per presenziare al salone automobilistico, ha ribadito di essere disposto a incontrare il ministro Fornero quanto prima.
Il tema al centro del confronto sarà ovviamente legato alle strategie future che il costruttore italiano intende mettere in atto in vista di una possibile fusione con Chrysler, passaggio che, secondo molti, potrebbe preludere a un decentramento della produzione verso l’estero ancora più evidente di quanto non sia stato in questi ultimi anni, con la possibilità che il Lingotto decida di produrre sempre di più negli USA nell’ottica delle strette sinergie industriali che si andrebbero a profilare.
Il ministro Fornero punta probabilmente a fare chiarezza sul piano Fabbrica Italia, cioè quei punti previsti dal Piano Strategico 2010-2014 messi a punto da Fiat nei quali si regola la produzione negli stabilimenti italiani.
In questo caso il confronto non può che risentire delle polemiche suscitate dalla vicenda di Termini Imerese, a cui si aggiunge il problema del nuovo contratto di lavoro applicato per la prima volta a Pomigliano d’Arco e che Fiat vorrebbe estendere a tutti gli altri impianti in Italia non senza trovare forti resistenze sindacali.
E proprio i sindacati hanno accolto con soddisfazione l’intenzione del Dicastero del lavoro di aprirsi al tavolo di confronto con Marchionne, con la speranza che un eventuale allargamento dei colloqui possa comprendere proprio i rappresentanti dei lavoratori nell’ottica di trovare una soluzione che sia vantaggiosa per entrambi.