
Partito anche quest’anno il rally più controverso e vip del pianeta, ridimensionato nei costi ma non privo delle sue eccentricità
Partito anche quest’anno il rally più controverso e vip del pianeta, ridimensionato nei costi ma non privo delle sue eccentricità
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Giunta all’undicesima edizione, la Gumball 3000 è ormai un appuntamento fisso per tutti gli appassionati di costosissime supercar. Gli ingredienti di questo pluriennale successo sono tre: supercar da sogno, star televisive e party stravaganti per chi, di notte, non è domo dei chilometri percorsi durante il giorno.
Parliamo delle supercar: costosissime Bugatti Veyron, esclusive Rolls Royce, pezzi rarissimi come Jaguar XJ220 e Porsche Carrera GT vengono proposte in tinte fluo, tappezzate di improbabili adesivi e mostrate in parata a passo d’uomo per la gioia degli appassionati in visibilio.
Non mancano i vip: quest’anno oltre al ritrovato David Hasselhoff (in compagnia di KITT) prenderanno il via Bam Margera e Ryann Dunn di Jackass, a cui si aggiungono Tony Hawk, Danny Khass e Dave Mirra, veri miti dei teenager americani per le loro funamboliche capacità nel cosiddetto “half pipe”, seguiti da tanti altri esponenti di quel jet set che riempie senza sosta i talk show e reality pomeridiani della pay-tv a stelle e strisce.
Il programma, dal 1 all’8 Maggio, è decisamente meno roboante degli anni passati: la Gumball 3000 è tornata negli Stati Uniti, proponendo un coast to coast di 3000 miglia da Santa Monica a Miami con tappe (e altrettanti party) a Las Vegas, Gran Canyon, Santa Fe, Dallas, New Orleans e Orlando.
Sicuramente siamo lontani dalle faraoniche trasferte transoceaniche delle ultime edizioni (tra cui una San Francisco-Pechino e una Londra-Istambul-Londra) ma la crisi non sembra intaccare minimamente lo spirito e, forse, anche le ombre di una manifestazione di questo tipo.
La Gumball 3000 è un tour de force che mette a dura prova la lucidità dei suoi partecipanti, una “non competizione” svolta su strade aperte al traffico che ogni anno conta incidenti più o meno gravi, oltre ai problemi con le forze dell’ordine che difficilmente fanno sconti a chi viene sorpreso oltre i limiti (non solo di velocità).
L’utilità e l’agonismo di questa variopinta ed eccentrica competizione sono ancora tutti da chiarire, anche se gli esperti (non di motori) la ritraggono come icona della cultura pop e un omaggio a road movie e sitcom anni Settanta “alla Burt Reynolds”. Fortuna che c’è Mika Salo a tenere alta la bandiera dei piloti professionisti, ammesso che la Gumball 3000 sia da considerare terreno di conquista…